Arrestato per essere rientrato in Italia prima della scadenza del decreto di espulsione, della durata di 5 anni, questa mattina è stato assolto in Tribunale a Imperia perché il fatto non costituisce reato. Protagonista un 40enne albanese, difeso dall’avvocato Ramadan Tahiri.
L’arresto il 31 maggio: assolto in Tribunale. “Era in buona fede”
Il 40enne era stato tratto in arresto il 31 maggio scorso dalla Squadra Volante della Questura di Imperia in quanto trovato in territorio italiano benché ancora in essere un decreto di espulsione della Prefettura di Grosseto datato 13 aprile 2013 e della durata di 5 anni. Le manette erano scattate in quanto il 40enne, uscito dall’Italia nel dicembre 2013, non avrebbe potuto farvi ritorno prima del dicembre 2018.
Questa mattina, davanti al giudice Laura Russo, l‘avvocato Tahiri ha rilevato che il proprio cliente ha fatto rientro in Italia passando dalla Slovenia (in auto, proveniente dall’Albania) poche settimane prima dell’avvenuto arresto. Al confine sloveno (il primo dell’area Schengen) il 40enne, nonostante i controlli, non è stato respinto e per questo motivo ha fatto ingresso in Italia senza porsi alcun problema.
“Manca l’elemento soggettivo, in sostanza lo ha fatto in buona fede, pensando che il decreto di espulsione fosse cessato” ha detto il legale, chiedendo l’assoluzione (stessa richiesta avanzata anche dal Pm).
Il giudice Laura Russo ha accolto la tesi della difesa e le richieste del Pm e ha assolto il 40enne albanese perché il fatto non costituisce reato.