La Polizia di Stato di Stato di Ventimiglia ha eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti cittadini del Bangladesh, responsabili di associazione a delinquere e favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina di stranieri privi di idonei documenti.
L’operazione, iniziata oltre un anno fa, alla quale hanno contribuito anche i colleghi della corrispondente Polizia di Frontiera Francese, stronca così l’organizzazione che ha messo salde radici nel comprensorio di Ventimiglia, ma con contatti anche nelle città di Torino e Milano.
Il materiale investigativo e probatorio ha permesso al GIP di emettere una ordinanza di custodia cautelare a carico di 8 stranieri, arrestati nella notte, con l’impiego di circa 40 uomini della Polizia di Stato.
L’operazione della Polizia
I poliziotti della squadra investigativa hanno collezionato una serie di prove – monitorando i soggetti a distanza, adottando ogni utile strategia al fine di non essere individuati anche dalle cosiddette “vedette”, che si posizionavano in luoghi strategici proprio per tentare di identificare le auto della polizia ed avvertire immediatamente i “passeur”. Anche l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche hanno permesso di scoprire il complesso sodalizio criminale.
Tra gli arrestati, spiccano elementi particolarmente violenti e privi di scrupolo, che non hanno esitato a mettere a repentaglio la vita di molte povere persone, stipandoli all’inverosimile dentro angusti portabagagli privi di aria, pur di ottenere il proprio guadagno, che ormai aveva raggiunto proporzioni imponenti, tanto è vero che ogni “passaggio” fruttava anche fino a 500 euro per migrante, somma che doveva essere corrisposta in anticipo. Significativo il “guadagno” per viaggio, che raggiungeva cifre che potevano anche superare i 6000 euro. (6.070 – 5.200 – 5.800 ecc).
La struttura dell’associazione si reggeva su un’ organizzazione ben articolata e studiata a tavolino.
Per portare a termine questi “viaggi” venivano predisposti:
- Vedette (utilizzate per monitorare i controlli delle FF.OO);
- Accompagnatori – appiedati o automuniti, utilizzati per l’ attraversamento della linea di confine;
- Conduttori di alloggi (dove venivano ospitati i clandestini prima del viaggio oltre confine);
- Reclutatori (col compito di contatto e reclutamento di clandestini);
- Collaboratori – factotum (accompagnavano i vari gruppi di clandestini da un posto all’altro di Ventimiglia);
- Autisti;
- Cassieri.