Grande successo a Vessalico per il progetto “Strade in Arte“, la campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, conclusosi ieri, domenica 30 settembre, organizzato dal comune di Vessalico insieme all’Associazione Culturale Apertamente Imperia e al writer Omar Peruzzi.
Per tre giorni, street artists provenienti da tutta Italia, in particolare Web3, Encs, Blef, Art of Solo, Nina e Orgh e Pois, si sono cimentati nella realizzazione di murales aventi a oggetto la valorizzazione delle donne che hanno lasciato un segno nella cultura, nelle arti, nella scienza e molto altro.
Ieri, per la giornata conclusiva, con la presenza delle autorità, tra cui la Consigliera Regionale di Parità dott.ssa Laura Amoretti, si sono svolte l’inaugurazione dei murales, le letture sul tema, le esibizioni di gruppi musicali e la mostra fotografica “Le donne… L’altro sguardo di oggi” di Maria Letizia Cortinoviz e Antonella Serafini.
Paola Giliberti, sindaco di Vessalico
“Una giornata bellissima. Ci sono state letture commoventi e bellissima musica dal vivo. I dipinti sono splendidi, molti sono pertinenti con il tema, la violenza di genere, altri sono forme di arte belle da ammirare. Il paese da oggi è più bello e forse più sensibile.
I writers hanno dimostrato grande voglia di continuare. Questo progetto andrà avanti anche in futuro, per unire l’arte a un impegno civile.
Quest’inverno gli studenti del Liceo Artistico si occuperanno delle porte per proseguire il progetto. L’obiettivo è creare una galleria d’arte a cielo aperto sulla violenza di genere, per stimolare la riflessione, con momenti collettivi. È importante cercare momenti per ritrovarsi tutti insieme e riflettere. Purtroppo di prevenzione se ne parla ancora troppo poco”.
Anna Littardi – Apertamente
“Questo progetto è un dono che è stato fatto al paese, ma idealmente a tutto il territorio provinciale. Parlare alle nuove generazioni di prevenzione è necessario e utile. La violenza sulle donne è una ferita che non riusciamo a sanare, nonostante gli anni di leggi e di lotte, le donne subiscono violenze di ogni tipo, non solo nei paesi lontano da noi, ma anche vicino.
La street art è stato il filo conduttore di questo progetto. Usare il linguaggio dell’arte è efficace e dirompente. È uno strumento di sensibilizzazione della cittadinanza per colpire e smuovere le coscienze, cosa che non sempre le parole riescono a fare, specialmente in questo mondo che riceve distrattamente e superficialmente le notizie di violenza.
Solo attraverso una promozione di cultura di inclusione, possiamo coltivare la speranza di vedere arginata la violenza sulle donne”.
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