Clima teso, tra i genitori, alla scuola media Boine di Imperia. All’origine dei malumori la composizione delle tre nuove classi prime, che, secondo alcune famiglie, presenterebbe dei disequilibri tra il numero di studenti di madrelingua italiana e gli studenti che parlano altre lingue.
Un fattore che, secondo i genitori, potrebbe avere conseguenze sulla buona riuscita dell’insegnamento.
Le tre classi
Le tre classsi prime sono così composte, una da 23 alunni, 10 dei quali stranieri, una da 19, 12 dei quali stranieri, e una da 29 alunni, 3 dei quali stranieri. Una situazione che ha creato non pochi malumori tra i genitori, alcuni dei quali si sono rivolti anche al Provveditore.
Le famiglie lamentano un disequilibrio nella composizione delle classi, una delle quali, nonostante con un numero di alunni decisamente più elevato, formata quasi esclusivamente da studenti di nazionalità italiana. Una classe che alcuni genitori hanno definito, non senza polemica, “d’èlite”, a discapito delle altre due.
Di fatto, la richiesta è per quale motivo gli studenti stranieri (cinesi, egiziani, albanesi, ivoriani, bulgari, turchi e sudamericani) non siano stati suddivisi più equamente tra le tre classi, semplificando così il lavoro degli insegnanti di sostegno, dei mediatori culturali e degli stessi insegnanti nel portare avanti il programma di studi senza “lasciare indietro” nessun alunno.
Gli stessi professori, secondo quanto filtra, avrebbero espresso le proprie rimostranze alla dirigente scolastica Elisabetta Bianchi.
Parla la dirigente scolastica Elisabetta Bianchi
“Mi spiace che alcuni genitori si siano rivolti al vostro giornale piuttosto che alla sottoscritta – spiega Elisabetta Bianchi a ImperiaPost – La classe che ha tanti studenti italiani è stata composta in questo modo per problemi riservati che restano di competenza della presidenza. Le altre due classi non sono molto numerose, ma se mi arriva una richiesta di iscrizione non posso rifiutarla. Ci sono tanti alunni stranieri, questo è vero. Ma io non devo dare spiegazioni a riguardo, ci sono delle problematiche che restano, come detto, nelle competenze del dirigente. Se i genitori fossero venuti da me gliele avrei anche potute spiegare.
Mi sono giù attivata per alleggerire le classi. Ci sono insegnanti di sostegno che lavoreranno sui piccoli gruppi. I genitori stiano tranquilli, il programma non avrà nessun rallentamento. Tutti saranno seguiti in base alle loro capacità, come abbiamo sempre fatto.
Sono i genitori che si fanno questi problemi, i ragazzi sono tutti tranquilli. Ripeto, ne parlerò con l’ufficio scolastico provinciale. Non ho altro da dire. Se i genitori hanno dei problemi prendano un appuntamento e vengono a parlare con me. Certamente non c’è stata nessuna discriminazione nella composizione delle classi, questo vorrei fosse chiaro”.