“Il M5S ha presentato alla Commissione Affari Istituzionali la mozione per la istituzione di una Commissione Speciale ex art 25 c. 3 dello Statuto in tema di anticriminalità organizzata e anticorruzione e il relativo programma 2018-2023 – “.
Ecco di cosa si occupa la commissione
La Commissione ha funzione di studio per formulare proposte, atti e mozioni inerenti criminalità organizzata, racket, usura, ecomafie e riciclaggio, fenomeni che gli addetti ai lavori ritengono sottostimati dai pur preoccupanti dati ufficiali che emergono grazie alle denunce di cittadini e aziende. La commissione Opera inoltre per il rafforzamento e/o la costituzione di stretti rapporti con le associazioni di volontariato che operano nel settore, associazioni di categoria e l’Ordine degli Avvocati.
La nota stampa di Maria Nella Ponte
“Ho invitato a sottoscriverla tutti i Consiglieri presenti come concordato in Conferenza Capigruppo. La minoranza (escluso il PD) ha aderito compatta a sostegno della mozione, ritenendola una iniziativa di fondamentale importanza.
Gli esponenti di maggioranza e PD hanno deciso di non sottoscriverla per valutarne il contenuto e le modalità di funzionamento nonostante il testo, depositato e a disposizione dei Consiglieri già da alcuni giorni, sia stato ampiamente dibattuto dopo la presentazione dei contenuti della mozione, il funzionamento della commissione e il programma predisposto per il primo quinquennio.
Data l’estrema rilevanza del tema e considerato che la modalità più efficace per affrontare il tema e raggiungere le finalità individuate è la costituzione di una Commissione Speciale, lo dimostrano le esperienze di altre Amministrazioni comunali, auspico che in Consiglio Comunale sia votata all’unanimità”.
Commissione Speciale: ecco il testo della mozione del M5S
Premesso che:
Pare assolutamente opportuno, alla luce della necessità di contrastare in ogni angolo del Paese le attività della criminalità organizzata, operare a tutti i livelli amministrativi al fine di conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o attivabili dall’Amministrazione comunale in tema di lotta alla criminalità organizzata di ogni tipo in relazione alle attività dell’Ente, delle Società pubbliche e degli Enti controllati dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza dal Comune. In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, non pare che oggi un Comune quale quello di Imperia possa omettere di approfondire alcuni temi, quali la conoscenza del fenomeno della criminalità organizzata nell’ambito territoriale, del racket e dell’usura, la lotta al riciclaggio, la proposta e conseguente verifica di protocolli d’intesa e convenzioni, il fenomeno delle ecomafie.
Considerato che:
allo stesso modo, pare indispensabile operare al fine di conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o attivabili dall’Amministrazione comunale in tema di lotta alle economie criminali in genere e dei fenomeni corruttivi in particolare anche collegati alla criminalità organizzata di ogni tipo, in relazione alle attività dell’Ente, delle Società pubbliche e degli Enti controllati dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza dal Comune, approfondire altre tematiche, afferenti la lotta alla corruzione e all’evasione, alla stesura/verifica di codici etici, nonché sostenere con iniziative concrete tutte le persone all’interno delle forze dell’ordine, della magistratura, del giornalismo, del volontariato e dell’associazionismo, esposte nella quotidiana battaglia per la legalità, contro il potere criminale.
Ritenuto che:
L’unica modalità per raggiungere le finalità sopradette, come altre Amministrazioni Comunali sul territorio nazionale insegnano, è quello della costituzione di una commissione antimafia, alla quale ascrivere il compito di approfondire i suddetti temi e formulare proposte applicabili nell’ambito delle competenze riconosciute all’ente comunale, con la produzione di proposte, atti, mozioni e con il rafforzamento e/o la costituzione di stretti rapporti con associazioni di volontariato, associazioni di categoria, Ordini professionali e altri esponenti della società civile.
Atteso che:
Lo Statuto della città di Imperia, all’art. 25 comma 3° consente la costituzione di commissioni speciali, in aggiunta a quelle permanenti per finalità di controllo della gestione dei servizi pubblici locali, di inchiesta o di studio.
Tanto premesso, dispone:
la costituzione di una Commissione speciale “Anticriminalità organizzata e corruzione” e la contestuale approvazione dell’allegato Programma 2018/2023 con la finalità di approfondire i fenomeni relativi alla criminalità organizzata e i fenomeni corruttivi, mantenere stretti rapporti con i soggetti interessati a vario titolo al tema, esaminare la normativa dell’ente e delle società partecipate, proporre con atti, mozioni, pareri, etc. soluzioni rientranti nell’ambito di competenza dell’ente che possano contrastarli. Con osservanza. La Consigliera Comunale Maria Nella Ponte
Testo programma
Programma Commissione Anticriminalità organizzata e anticorruzione 2018-2023 I compiti propri della commissione saranno:
- 1. Conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o attivabili dall’Amministrazione comunale in tema di lotta alla criminalità organizzata di ogni tipo in relazione alle attività dell’Ente, delle Società pubbliche e degli Enti controllati dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza dal Comune. Più nello specifico e a titolo anche esemplificativo e non esaustivo, saranno approfonditi i seguenti argomenti:
- 1.1 Conoscenza del fenomeno della criminalità organizzata: come si manifesta nel nostro territorio comunale, all’interno dei confini della Regione e in cosa si differenzia rispetto ad altre regioni italiane. In particolare si analizzerà quanto accade nei nostri quartieri se vi siano fenomeni che alimentano il sospetto di un controllo del territorio da parte di organizzazioni criminali, anche di tipo malavitoso.
- 1.2 Racket e usura. Verrà valutata la situazione attuale tramite la collaborazione con gli sportelli Antiusura e Antiracket già presenti sul territorio e l’Ordine degli avvocati e si procederà nella costituzione di un tavolo di monitoraggio del fenomeno, di condivisione e messa in rete delle esperienze, di messa in campo di progetti di formazione e informazione condivisi con le associazioni di categoria, Libera, Camera di Commercio, l’Ordine degli Avvocati ecc.
- 1.3 Lotta al riciclaggio. Verrà valutata l’estensione della applicazione del DLgs 231/2007 (antiriciclaggio) nelle società partecipate di proprietà del Comune di Imperia, la verifica e il potenziamento delle procedure adottate dall’Amministrazione Comunale. Particolare attenzione verrà posta nella gestione, valorizzazione e tutela da interessi malavitosi del patrimonio immobiliare del Comune di Imperia.
- 1.4 Verifica dell’applicazione convenzioni e protocolli d’intesa, studio di modifiche, nuove proposte
- 1.5 Ecomafie. Si prevedono diverse sedute di commissione per approfondire la conoscenza del fenomeno e comprendere il ruolo che l’Amministrazione del Comune di Imperia può svolgere.
- 1.6 Costituzione di parte civile in processi di mafia. Verrà tenuto un aggiornamento costante con l’avvocatura per ciò che concerne eventuali processi in corso, la definizione e la proposta di nuove azioni legali in difesa dell’immagine della città e in contrasto ai fenomeni malavitosi presenti in essa.
- 1.7 Collaborazione dell’Amministrazione Comunale con le altre Istituzioni. Verrà verificata la presenza di protocolli specifici, valutata la loro efficacia, e in particolare verrà verificato l’apporto operativo di mezzi e uomini in dotazione agli uffici del Tribunale di Imperia
- 1.8 Promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. In collaborazione con la Commissione “Servizi Sociali, Culturali, dello Sport e del Tempo libero” verranno proposti approfondimenti per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile presso le scuole, le strutture educative, aggregative e ricreative, pubbliche e convenzionate. Verranno verificati e valorizzati i progetti in essere
- 2. Conoscere, valutare, acquisire, proporre regole, indirizzi, buone prassi attivate o attivabili dall’Amministrazione comunale in tema di lotta alle economie criminali in genere e dei fenomeni corruttivi in particolare anche collegati alla criminalità organizzata di ogni tipo, in relazione alle attività dell’Ente, delle Società pubbliche e degli Enti controllati dipendenti sovvenzionati o sottoposti a vigilanza dal Comune. Più nello specifico e a titolo anche esemplificativo e non esaustivo, saranno approfonditi i seguenti argomenti:
- 2.1 Lotta alla corruzione: sperimentazione e verifica di procedure, partecipazione nella stesura degli aggiornamenti (in conformità di quanto prescritto da ANAC nel Piano Nazionale Anticorruzione aggiornamento 2016, punto 4) e nella verifica dell’attuazione dei Piani triennali di prevenzione della corruzione (PTPC). Verifica applicazione PTPC nelle diverse aziende partecipate del Comune di Imperia, valutazione dell’efficacia di armonizzare le procedure adottate con quelle presenti nel PTPC dell’Amministrazione Comunale. In particolare verrà avviata una verifica puntuale della procedura c.d. Whistleblowing, anche per ciò che concerne eventuali armonizzazioni di strategie e metodologie applicative adottate per la sua applicazione tra le diverse aziende partecipate e l’Amministrazione Comunale.
- 2.2 Lotta all’evasione: valutazione risorse in campo, strategie e mezzi adottati, risultati conseguiti (in congiunta con la Commissione Bilancio). Particolare attenzione verrà posta nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Imperia
- 2.3 Codice etico: confronto sulla possibile condivisione di un codice di autoregolamentazione delle candidature per le prossime elezioni amministrative.
- 3. Promuovere la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie qualora presenti nel territorio imperiese, proporre percorsi amministrativi e protocolli per velocizzare l’utilizzo e la restituzione alle comunità locali anche in collaborazione con la città Regione Liguria e avviare la sperimentazione di nuove forme di messa a reddito dei beni.
- 4. Sostenere con iniziative concrete tutte le persone all’interno delle forze dell’ordine, della magistratura, del giornalismo, del volontariato e dell’associazionismo, esposte nella quotidiana battaglia per la legalità, contro il potere criminale mafioso valutando la concreta idoneità della tutela oggi riconosciuta al c.d. Whisteblower e promuovendone nell’ambito della P.A. detta tutela, per favorire l’emersione delle situazioni critiche.
Modalità di svolgimento della Commissione
La commissione consiliare ai sensi dell’art.20/ Funzioni del regolamento del Consiglio Comunale, produrrà atti amministrativi (proposte di deliberazione di consiglio, ordini del giorno, mozioni, emendamenti, proposte di modifica regolamentare, ecc.) di indirizzo da sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale e della Giunta, convocherà sedute per verificare e controllare l’attuazione di norme, procedure, regolamenti, modalità operative definite dal Piano anticorruzione. Potrà organizzare eventi e iniziative, pubblicare e diffondere atti e relazioni.
La commissione consiliare vuole essere organo dell’Istituzione che dialoga con la Città apertamente e quindi di norma le sedute saranno aperte alla stampa e alla cittadinanza. Tenendo presente che per alcuni temi e audizioni potrebbe essere richiesta la totale riservatezza sui contenuti che emergeranno, si propone di creare un luogo sul sito del Comune in cui il cittadino possa ricevere tutte le informazioni necessarie sul programma dei lavori della Commissione, inviare messaggi ai suoi componenti, abbia libero accesso a documenti utili per conoscere il fenomeno a livello sia nazionale che locale. I verbali delle sedute saranno redatti in forma integrale.
La commissione consiliare, verrà convocata, di norma, una volta al mese; svilupperà relazioni e collaborazioni con l’analoga Commissione della Regione Liguria e con altre commissioni analoghe di altri comuni italiani, prevedendo anche sedute di commissione congiunte. I rapporti istituzionali al di fuori delle sedute di commissione consiliare saranno programmati e gestiti dal Presidente e dal Vice Presidente.