“Sono deluso da Berlusconi. Non è più quello che conoscevo io. Che il mio partito mi tenga fuori con un pretesto è una cosa che non va bene. Non credo che Berlusconi la pensi così su di me, è stato un pretesto suggerito da qualche consigliere e che Berlusconi ingenuamente ha colto come verità. Mi addolora che se la sia creduta. Toti? Ho sentito in una trasmissione televisiva da Toti che il mio nome poteva dare un danno, io questa la considero una coltellata in una ferita già cicatrizzata da una sentenza di Tribunale chiarissima, e non me l’ha data neanche un avversario politico, nessuno, che arrivasse da uno uscito adesso da sotto un cavolo e fa il consigliere politico è una infamia“.
È un Claudio Scajola senza freni quello che ieri sera, giovedì 17 aprile, è intervenuto nel corso della trasmissione la Zanzara in onda su Radio 24 e condotta da Giuseppe Cruciani. Scajola ha criticato duramente Berlusconi, come mai aveva fatto in passato, e il suo consigliere politico Giovanni Toti.
LA LUNGA INTERVISTA DI CLAUDIO SCAJOLA A LA ZANZARA (CLICCA QUI PER L’AUDIO INTEGRALE – dal minuto 39)
I PRESUNTI ATTACCHI CHE I GIORNALI STAVANO PREPARANDO CONTRO SCAJOLA E CHE AVREBBERO CONVINTO BERLUSCONI DAL DESISTERE A CANDIDARE L’EX MINISTRO PER LE EUROPEE
“Io non credo che la pensi davvero così. Credo che lui non pensi questo, credo che sia un pretesto suggerito da qualche suo consigliere. Io ho sentito dire questi concetti sia da Toti che da Romani, quindi può darsi che siano stati loro a dargli questo suggerimento e che Berlusconi ingenuamente lo abbia colto come una verità. Io sono una persona molto logica e quindi vado per fatti. L’attacco mediatico nei confronti miei, non se lo ricorda lei che è durato 4 anni su tutti i giornali? Di destra e di sinistra? E allora siccome sono stati poi smentiti da una sentenza di assoluzione, quale altro attacco mediatico ci poteva essere? Io non dico che Berlusconi mente, ma che a Berlusconi è stata fatta credere una non verità e questo mi addolora, che lui se la sia creduta. Sondaggi? Siccome io conosco i polli, e come si dice dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Dio, siccome ci credo, siccome sentivo quest’aria, ho fatto fare delle verifiche sondaggistiche io e le mie verifiche sondaggistiche dicono che nei confronti miei c’era grande consenso e le posso dire di più, che mi pare abbastanza strano che si sia garantisti, giustamente, con gli indagati e con i condannati e che invece non si sia garantisti con chi è stato assolto con formula piena in un processo“.
PERCHÈ L’ESCLUSIONE DALLA LISTE DI FORZA ITALIA PER LE ELEZIONI EUROPEE
“Berlusconi sta sempre a sentire, ascolta, poi decide lui. La decisione l’ha presa lui. L’ha presa lui sicuramente influenzato. Io non parlavo con Berlusconi da un mese e mezzo. Sa perché glielo dico? Perché quando io ho parlato con lui due mesi fa l’ultima volta, gli ho chiesto ‘Cosa ne pensi di una mia candidatura alle Europee?’. Berlusconi mi disse che era una buona idea. Sa cosa le dico ancora? Che quando sono stato assolto…attenzione, la sentenza del Tribunale dice che tutto ciò che c’era stato era stato fatto alle mie spalle, Berlusconi mi ha detto ‘Io ho sempre creduto in te’. Ecco, non capisco che cosa sia cambiato in questi due mesi. Io ho capito che non ero candidato perché per candidarsi ci vuole una firma di accettazione e ieri pomeriggio alle 13, che era quasi il termine ultimo, scadeva alle 20, bisognava farlo a Milano, nessuno mi aveva telefonato, quindi ho colto che io non ero candidato. Ma io ho voluto che si consumasse fino in fondo. Io ho offerto la mia disponibilità, l’ho offerta a un partito che ho contribuito a costruire, dopodiché ognuno fa la sua storia e ognuno si prende le sue responsabilità. Voterò Forza Italia alle Europee? Io ho contribuito a costruire Forza Italia, la mia Forza Italia forse era diversa da quella che vedo adesso, ma io continuerò a votare Forza Italia perché quel simbolo fa parte della mia storia e anche del mio sentimento. La tessera? Le tessere non ci sono, speriamo che si ricomincino a fare le tessere. Non c’è più nulla“.
ABBANDONARE LA POLITICA DOPO L’ESCLUSIONE DALLA LISTE
“Guardi, io ho sentito tantissimo consenso. Le faccio una battuta, il mio telefono è diventato un call center. Persone della Liguria, del Piemonte, della Lombardia, che si erano mobilitate su questa candidatura, perché c’era un certo interesse, ma anche fuori, nel resto dell’Italia. Alfano ha chiamato? No, Alfano no, però le posso dire, e mi ha fatto piacere, che questa mattina mi ha chiamato Cicchitto per dirsi, pur da avversario politico in questo momento, dispiaciuto. Ma mi hanno telefonato anche tante persone di Forza Italia. Andare con il Nuovo Centrodestra? Nelle ultime settimane, nell’ultimo mese, per gentilezza, per carineria, mi è stato chiesto da diversi. Alfano? No, con Alfano non parlo da molti mesi, perché non ho condiviso la sua scelta. Non andrò con il Ncd. Io rimango in Forza Italia e spero che si possa costruire in maniera più aperta, con regole più sicure e con il rispetto verso le persone“.
DELUSO O NO DA BERLUSCONI
“Sicuramente sono deluso da Berlusconi, perché la scelta ultima è stata sua e mi dispiace che se aveva qualche dubbio non si sia confrontato con me che glielo avrei levato, anche perché gli ho fatto avere dei sondaggi che dicevano cose ben diverse. Anche sondaggi sul clima negativo che c’è nei confronti di tante persone che sono in Forza Italia. Non chiamarla per comunicarle la mancata candidatura un atto di vigliaccheria da parte di Berlusconi? Io la voglio intendere in maniera diversa. Io a Berlusconi comunque sia voglio bene e con Berlusconi ho del sentimento. Sa cosa credo io? Che Berlusconi non se la sia sentita di telefonarmi e di dirmi nulla, perché non poteva dirmi la bufala che gli era stata raccontata. Sapeva che non reggeva a un confronto con me e Berlusconi è stato probabilmente costretto a fare questa scelta che ha soltanto un significato, cercare di garantire qualcuno che fosse eletto in questa Circoscrizione, che aveva paura di un mio successo elettorale“.
ESCLUSO PER PERMETTERE SUCCESSO DI GIOVANNI TOTI E LICIA RONZULLI
“È più importante questo o quando si fa una campagna elettorale è più importante prendere maggior consenso? Io credo che qui non ci fosse la scelta fra uno o l’altro in un collegio uninominale che uno può preferire Parenzo o può preferire Scajola, qui il problema era una lista di 20 persone e la più competitiva possibile farebbe prendere più consenso. Io avrei fatto una lista obbligando i più importanti ad essere presenti per prendere più voti. Avrei preso più voti di Toti? Io questo non lo so, so da quello che vedo adesso e da quello che colgo nelle risposte, che sicuramente avrei avuto una grande capacità di mobilitazione che poteva portare voti. Ma poi le dico, per quanto concerne Toti e la Ronzulli, si poteva anche chiedere ‘Ma Scajola vuoi anche tu nella tua terra, dove hai grande consenso, dare una mano a Toti e Ronzulli? Poteva essere forse una cosa più logica e più corretta. Un’infamata nei miei confronti? Eh beh, guardi, quando io ho sentito in una trasmissione televisiva da Toti che il mio nome poteva dare un danno, eh beh eh beh, io questa la considero una coltellata in una ferita già cicatrizzata da una sentenza di Tribunale chiarissima, e non me l’ha data neanche un avversario politico, nessuno. Che arrivasse da uno uscito adesso da sotto un cavolo e fa il consigliere politico è una infamia“.
TOTI LE HA MANCATO DI RISPETTO
“In politica bisogna conoscere la storia dei partiti, la storia del partito a cui si appartiene, la storia delle persone che sono nel partito e avere un contatto con la gente. Forse gli manca l’esperienza e dall’esperienza gli manca anche il connotato principale, che è la conoscenza degli altri e il rispetto per gli altri“.
ANCORA SULL’ESCLUSIONE DALLE LISTE
“In tanti di sinistra e di destra hanno chiesto scusa a Scajola perché hanno fatto tutta sta caciara negli anni passati senza conoscere le cose e che il mio partito, invece, mi tenga fuori con un pretesto è una cosa che non va bene. Ma comunque, guardi, io sono una persona serena. Gli asparagi vanno bene? Si, gli asparagi vanno bene e oggi ne ho raccolti 25. Sono i primi e questa sera con mia moglie me li mangio bolliti con l’olio e il limone”.
IL FUTURO POLITICO. POSSIBILE INCARICO DA BERLUSCONI
“Io incasso e aspetto. Incarico da Berlusconi? Ma, può darsi che pensi, qualche suo consigliere, di darmi l’incarico dei rapporti con l’Europa. Toti? Ognuno deve fare il proprio lavoro. Ognuno quando non lo sa ancora fare lo imparerà con il tempo. Berlusconi è bravo a dividere i compiti ed è bravo anche a giudicare, prova, esamina, sposta, cambia. Si aspetta un qualcosa, un incarico? Cosa vuole che mi aspetti. Mi sono preso un calcio nel sedere e adesso me ne vado a fare qualche giorno di vacanza. Ma non smetto di fare politica. E lo sa perché? Perché io ho ancora un chiodo, che è quello che non è possibile credere che la sinistra vada avanti, pur con le sue differenze interne enormi, e invece il centrodestra si divide sempre di più, si litiga sempre di più e non si unisce. Io mi auguro che dopo queste elezioni europee si possa serenamente ragionare per costruire un centrodestra che abbia un programma, una prospettiva, delle regole, che possa riuscire a competere. Io non mi arrendo a Renzi e al renzismo“.
ESISTE O NO IL FAMOSO CERCHIO MAGICO?
“Io non vedo Berlusconi da qualche tempo e quando l’ho visto, fino a due mesi fa, l’ho visto qualche volta, ma raramente testa a testa, quindi non so e non ho più le informazioni li dall’interno. So però, con grande dispiacere, che è uscito Bonaiuti, che è stata l’ombra di Berlusconi per 20 anni, è uscita Marinella, che è stata la segretaria e anche il filtro per ognuno di noi, quindi colgo che comunque qualcosa è cambiato. Quello che vedo e quello che noto è che il Berlusconi che non mi ha neanche telefonato nell’ultimo mese non è più il Berlusconi che conoscevo io“.
IMPRESENTABILI NELLE LISTE DI FORZA ITALIA PER LE ELEZIONI EUROPEE?
“Non mi pare, perché io ritengo che non sia impresentabile nessuno in democrazia, tanto più quando ci sono le preferenze. Sono gli elettori che devono decidere”.
A CHI ANDRANNO I VOTI DEL SUO TERRITORIO?
“Io dirò di votare Forza Italia e vedrò meglio la lista per capire se c’è chi merita la preferenza. Toti? Non lo conosco ancora Toti. Da quello che ho visto in televisione era qualcosa contro di me, quindi dovrò capire“.