“L’ incontro con il Ministro Centinaio è stato molto positivo: soprattutto il riconoscimento del grande lavoro svolto dalle regioni e in particolare dalla Regione Liguria contro la direttiva Bolkestein, è stato molto importante il suo riconoscimento delle nostre due leggi come punto di partenza per andare oltre la Bolkestein. E di questo siamo molto contenti”. Lo ha detto l’assessore al Demanio di Regione Liguria e coordinatore interregionale Marco Scajola, oggi nel corso del convegno del neonato sindacato “La Base Balneare” con “Donnedamare” svoltosi a Rimini, durante la due giorni dedicata al settore, a cui ha preso parte, tra gli altri, il ministro del turismo Gian Marco Centinaio.
“Come segno concreto del cambio di marcia – ha continuato Scajola – ho proposto al ministro di ritirare l’impugnativa sulle nostre due leggi, che hanno avuto lo stop dal passato governo, alla fine dell’anno scorso. Il ministro ha detto che farà il possibile per arrivare a questa soluzione e che addirittura le due leggi rappresenteranno un ottimo punto di partenza per superare la direttiva Bolkestein”.
Nel corso del suo intervento il Ministro Centinaio ha garantito che:
“Dalla prossima settimana inizieranno le audizioni dei tecnici e in commissione alla Camera per arrivare ad un provvedimento, il migliore possibile, entro la fine dell’anno”. A questo proposito ha garantito che è pronto a far fronte comune con le Associazioni di categoria e con tutta la politica. “Uscire dalla Bolkestein è una questione di civiltà – ha detto Centinaio – Tutti coloro che vorranno darci una mano per preparare il provvedimento più blindato possibile sono ben accetti”.
“Oggi, per la prima volta, è stato riconosciuto dal governo nazionale, ma anche dagli esponenti di altre regioni il valore del lungo lavoro di concertazione compiuto da Regione Liguria a fianco delle imprese balneari per tutelare la categoria – ha concluso l’assessore Scajola – Un’azione che è approdata in due leggi fondamentali su cui costruire la base di un futuro provvedimento nazionale che dia finalmente la certezza del diritto alle 30.000 imprese balneari italiane”.