È l’imperiese Stefano Zanchi, fumettista di 28 anni, il vincitore del premio Rapalloonia 2018.
Premio Rapallonia 2018
Il premio “Rapalloonia” è un importante riconoscimento riservato alle giovani promesse del fumetto, consegnato al nostro concittadino lo scorso 22 settembre, direttamente da uno dei più noti fumettisti e sceneggiatori italiani, Carlo Chendi.
Stefano, come già ha raccontato a ImperiaPost tempo fa, da ben 7 anni fa parte del team “Topolino”, ed è uno dei più giovani fumettisti della redazione.
L’intervista a Stefano Zanchi
Come hai saputo di aver vinto il premio Rapalloonia?
“L’ho scoperto solamente durante l’evento stesso. Mi hanno invitato a Rapallo circa 3 settimane fa, senza dirmi niente. Era il mio secondo anno alla manifestazione. Durante la cena, al momento della premiazione, sono uscito un attimo a prendere una boccata d’aria con la mia ragazza. Eravamo all’esterno del locale e c’erano le casse installate fuori, quindi riuscivamo a sentire la premiazione che si svolgeva all’interno del locale. A un certo punto abbiamo sentito l’annuncio che ci sarebbe stato un premio speciale che sarebbe stato consegnato da Carlo Chendi a una “giovane promessa in ambito fumettistico”. Subito dopo ho sentito: “Il premio va a mister Zanchi”, sul momento non ci credevo che potessi essere io, pensavo di aver capito male. Poi ho iniziato a vedere che mi cercavano, allora sono entrato e mi hanno consegnato il premio, è stata una bellissima emozione.
Soprattutto averlo ricevuto da Carlo Chendi, un importantissimo sceneggiatore, un personaggio veramente di rilievo, è stata una grande soddisfazione. Quando me lo ha consegnato mi ha detto che mi sarebbe servito come incoraggiamento per il mio futuro, come speranza, e ha aggiunto: “Quando sarai scoraggiato guardalo e ti darà la forza di andare avanti”. Non lo dimenticherò facilmente”.
Ci puoi spiegare che cos’è il premio Rapalloonia?
“L’evento esiste già da diversi anni ed è rivolto ad autori professionisti. Durante la serata vengono consegnati diversi premi, tra cui appunto quello che hanno consegnato a me, rivolto a giovani promesse del mondo del fumetto che, nonostante la giovane età hanno già avviato una carriera artistica. Quando mi hanno consegnato il premio ero davanti al tavolo dove erano seduti Paolo Mottura, il mio maestro nel mondo di Topolino, Fabio Celoni e altri personaggi molto importanti”.
Come procede il tuo lavoro nella redazione di Topolino?
“Molto bene, continuo a realizzare storie. Recentemente mi sono occupato delle gag “autoconclusive” a tema calcistico per il campionato e adesso aspetto nuove storie. Sono ancora tra i più giovani del team”.
Hai progetti per il futuro?
“Sì, sto lavorando da circa 2 anni a un fumetto di avventura per bambini. Ho deciso di buttarmi in questo progetto personale in collaborazione con uno sceneggiatore. Non posso dire altro, perché ora bisogna aspettare le risposte delle case editrici. Inoltre, da poco ho aperto uno studio a Imperia insieme al mio collega fumettista Valerio Alloro, ma anche di questo ne parleremo meglio più avanti.
Un’altra novità è che ho iniziato a insegnare in una scuola Internazionale di Comics a Genova, la stessa scuola che ho frequentato a Torino. Quest’anno hanno aperto anche la sede a Genova e mi hanno chiamato come uno degli insegnante di fumetti. Un’altra bella sfida”.
A cura di Matteo Viano e Gaia Ammirati.
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