Un quadro sconfortante della città di Imperia. È questo ciò che emerge dal rapporto annuale ICity Rate realizzato da FPA, società del gruppo Digital360, finalizzato ad aggiornare costantemente l’evoluzione delle città italiane nel percorso verso città più intelligenti, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili, più capaci di promuovere sviluppo.
A eccellere nella classifica generale è Milano, seguita da Firenze e Bologna, mentre alle ultime posizioni si trovano Caltanissetta, Vibo Valentia e Agrigento. Imperia si è classificata 75ª sulle 107 città considerate, riportando risultati preoccupanti in diverse categorie, prima fra tutte l'”Istruzione” (104ª su 107). Un dato positivo si trova nella categoria “Sicurezza e legalità”, dove la città si è posizionata al 23° posto.
Il rapporto ICity Rate 2018
Per realizzare il Rapporto, FPA individua e analizza 15 diversi ambiti della vita urbana. Per ognuno sono presi in considerazione un certo numero di indicatori che ne descrivono, e misurano, i diversi aspetti che vengono sintetizzati in indici dimensionali o di ambito. I quindici indici “settoriali” vengono poi trasformati e aggregati in un unico valore di sintesi che consente di calcolare un indice finale (appunto il cosiddetto “ICity Index – ICR2018”).
Gli indicatori complessivamente utilizzati nei quindici ambiti per il 2018 sono 107 (pari al numero delle città considerate). La maggioranza delle variabili utilizzate (59) sono di scala comunale cui se ne aggiungono tre riferite ai sistemi locali del lavoro; la scala provinciale è risultata necessaria per 39 variabili e quella regionale è stata utilizzata in 6 casi.
Imperia fanalino di coda nell’Istruzione
Per quanto riguarda l’ambito dell'”Istruzione”, gli indicatori presi in considerazione sono 6:
- Neet: giovani che non lavorano e non studiano;
- Istruzione terziaria: laureati e altri titoli terziari sulla popolazione di riferimento (25-39 anni);
- Accessibiltà scolastica: incidenza percentuale delle scuole dotate di rampa sul totale delle scuole della provincia;
- Offerta formativa universitaria: numero delle tipologie di corsi di laurea presenti sul totale possibile;
- Densità istruzione pubblica: personale in servizio nelle unità locali delle amministrazioni pubbliche del settore istruzione per 100 abitanti;
- Formazione continua: tasso di partecipazione alla formazione continua.
Imperia in questa categoria si trova 104ª, preceduta da città tra cui Reggio Calabria, Siracusa, Vibo Valentia, Enna e Caltanisetta, e seguita solamente da Trapani, Crotone e Agrigento (l’ultima in classifica). La nostra città, dunque risulta l’unica del nord in fondo alla classifica.
Un altro dato scoraggiante emerge nell’ambito della “Mobilità sostenibile”, dove Imperia si assesta alla 101ª posizione. Gli indicatori considerati sono ad esempio la quota percentuale destinata a ZTL su totale della superficie, la promozione della ciclabili e l’incidenza delle aree pedonali.
Nell’ambito del “Suolo e del territorio”, Imperia si posiziona alla 93ª posizione (uno degli indicatori considerati è stata la quota di “suolo consumato”), mentre nell’ambito “Gestione e rifiuti urbani” raggiunge la 77ª posizione. In questo caso gli indicatori riguardano la quota percentuale di raccolta differenziata, la produzione di rifiuti per abitanti e le iniziative attivate per incentivare il corretto conferimento dei rifiuti.
Positivo invece il risultato nell’ambito della “Sicurezza e Legalità”, dove Imperia è al 23° posto. Gli indicatori considerati sono ad esempio: incidenza microcriminalità (delitti legati alla microcriminalità per 1.000 abitanti), incidenza omicidi (omicidi volontari per 100.000 abitanti), illegalità commerciale (media indici per contraffazione, violazione, ricettazione) e altri.
Le posizioni di Imperia nella classifica ICity Rate 2018
Classifica generale
75ª posizione
Qualità dell’acqua e dell’aria
44ª posizione
Verde urbano
64ª posizione
Suolo e territorio
93ª posizione
Gestione e rifiuti urbani
77ª posizione
Energia
85ª posizione
Mobilità sostenibile
101ª posizione
Solidità economica
80ª posizione
Lavoro
64ª posizione
Innovazione e ricerca
67ª posizione
Istruzione
104ª posizione
Attrattività turistica e culturale
72ª posizione
Partecipazione civica
61ª posizione
Sicurezza e legalità
23ª posizione
Trasformazione digitale
88ª posizione
Inclusione sociale
65ª posizione
Per maggiori dettagli:
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