Utilizzavano ben 4 auto alla volta, a noleggio, con targhe clonate, che viaggiavano a distanza ben definita l’una dall’altra per evitare i controlli antidroga delle forze dell’ordine spagnole, francesi e italiane.
Sono questi alcuni dei particolari emersi dalla conferenza stampa congiunta tenuta oggi dal Procuratore capo della Repubblica di Imperia Alberto Lari e il colonnello dei Carabinieri Pier Enrico Burri nell’ambito dell’operazione “Andalusia”. Un’attività di indagine coordinata con la Procura di Genova che ha portato nella giornata di ieri a 4 arresti e ad altri due provvedimenti di carcerazione per i due imperiesi coinvolti nella vicenda.
In manette sono finiti : Franco Guastamacchia (44 anni) di Torin, Ilio Lodovico (39 anni) di Asti, Francesco Veneziano (35 anni) di Milano, Zabot Simone (46 anni) di Bologna, ritenuti i complici di Giacomo Masotina (42anni) di Imperia e di Giuseppe Bancale (67 anni) di Imperia.
L’indagine è partita nel mese di gennaio 2018 a seguito dell’arresto di Masotina e Bancale alla frontiera di Ventimiglia con oltre 50 kg di hashis e mariujana. Le indagini, condotte grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e microspie gps, hanno consentito agli inquirenti di ricostruire l’organizzazione del viaggio fino in Andalusia, da cui deriva il nome dell’operazione. Guastamacchia (considerato ideatore e finanziatore dell’operazione) era già stato arrestato nell’aprile del 2017 a Cervo perché trovato in possesso di 360 kg di Hashish e Marijuana.
Nel corso dell’indagine dei Carabinieri sono emersi inquietanti contatti tra alcuni degli arrestati ed esponenti della ‘ndrangheta torinese. Gli arrestati sono accusati in concorso di traffico internazionale in concorso.
Il Procuratore Capo Alberto Lari
“Ringrazio l’autorità giudiziaria genovese che ci ha consentito di fare questa operazione, nata dalla collaborazione con i colleghi che ci hanno trasmesso una parte di esito dell’indagine, che noi abbiamo sviluppato avendo una base di partenza importante. È emerso che anche in questo territorio ci sono persone che hanno collegamento di grande interesso investigativo e che sono in grado di muovere un grande quantitativo di stupefacente.
Quindi anche questa è una Provincia dove arrivano quantitativi significativi. L’indagine infatti si è conclusa con l’arresto di persone che avevano oltre 50 chili di sostanza stupefacente. Parliamo di rapporti da accertare e approfondire con soggetti vicino alla ‘Ndrangheta “.
Colonnello Pier Enrico Burri
“L’operazione si è conclusa nella tarda serata di ieri e ha portato all’arresto di 4 persone. L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del nucleo investigativo a seguito del rinvenimento nel gennaio scorso a bordo di un veicolo di un carico di 50 chili di marijuana, destinati al mercato imperiese.
In quella circostanza furono arrestate due persone che facevano parte di un gruppo più ampio e strutturato che utilizzava dei canoni di prudenza importanti per raggiungere il risultato. Le persone destinatarie di misure cautelari eseguite ieri sono coloro che facevano parte dell’intero gruppo in qualità di staffette di testa o coda di questa motorcade che si occupava di trasferire lo stupefacente nel territorio italiano.
Un altro importante collegamento che è emerso è con un individuo che è stato arrestato l’anno scorso nella primavera a Cervo, con 360 chili di Marijuana e Hashish che, in questa fase investigativo, è apparso come l’organizzatore, finanziatore e coordinatore dell’operazione.
Si parla di Imperia-Spagna-Torino. Ci siamo mossi prevalentemente nel nord Italia. L’operazione è una costola di un procedimento radicato a Genova. Devo sottolineare la collaborazione con l’autorità giudiziaria genovese e con il nucleo investigativo dei Carabinieri di Genova”.
LA CONFERENZA STAMPA
[wzslider autoplay=”true” interval=”5000″ transition=”‘slide’” lightbox=”true”]