15 Novembre 2024 22:15

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15 Novembre 2024 22:15

Imperia: progetto “Puerto”, una giornata nel centro giovanile di via Matteotti/ L’intervista

In breve: A distanza di sei mesi, un inviato di ImperiaPost si è recato per conoscere l’ affluenza dei ragazzi al centro, per sapere di più delle attività svolte e per intervistare gli educatori.
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Lo scorso 19 maggio in viale Matteotti, veniva inaugurato il progetto “Puerto”, il primo centro aggregativo per i giovani imperiesi. Da quel giorno, in questo luogo di incontro, si provano a concretizzare i desideri e le passioni dei ragazzi, per rendere più attiva e viva la città di Imperia.

A distanza di sei mesi, un inviato di ImperiaPost si è recato sul posto per conoscere l’ affluenza dei ragazzi al centro, per sapere di più delle attività svolte e per intervistare gli educatori.

Da chi è finanziato il progetto?

“Il progetto è finanziato in parte dal Comune, in parte con autofinanziamenti di tre cooperative, che sono la cooperativa Jobel, Hesperos e l’associazione Campo delle Fragole, che è la titolare dell’affitto della struttura. Infine, abbiamo partecipato ad alcuni bandi per finanziare in parte il progetto”.

Quanti ragazzi in media al giorno vengono al centro?

“I ragazzi che vengono sono in media 15 al giornoNon c’è un costo di iscrizione al centro. La nostra attività è cominciata da aprile, tutti gli arredamenti presenti in struttura sono stati costruiti e progettati insieme ai ragazzi“.

Qual è l’obbiettivo del progetto Puerto?

“Non è solo quello di avere uno spazio che accolga i giovani, ma anche dare uno spazio di protagonismo, uno stimolo alla partecipazione, uno sviluppo per una cittadinanza attiva.

La precisazione importante, è che tutto viene fatto, non per i ragazzi, ma con i ragazzi, a partire dalla progettazione.
I “passaggi” sono: condividere i desideri, in cui ognuno esprime il proprio parere, trasformare i desideri in un progetto collettivo, e infine attuarlo”.

Un esempio di progetto o attività, che è stato realizzato grazie al centro?

“Qualcuno ha avuto idea di fare attività di teatro, danza, arti marziali, lettura, giochi di ruolo e vi è persino un gruppo di artisti, che sta producendo delle opere, con l’ intento di venderle a un’asta per autofinanziarsi le varie attrezzature.

Quest’estate inoltre abbiamo organizzato delle gite”.

C’è mai stato un centro di aggregazione giovanile a Imperia?

“Non c’è mai stato un centro di aggregazione giovanile a Imperia, al contrario delle altre città, esempio Torino e Genova, in cui ce n’è uno per ogni quartiere”.

Come si prospetta il futuro per il progetto Puerto?

“Al momento, il progetto è finanziato solo fino al 2019”.

Come definirebbe il progetto Puerto?

“Un luogo dove si possono portare le proprie idee, incontrare altre persone che hanno idee simili e realizzarle concretamente“.

Qual è l’ età media dei ragazzi che fanno parte al progetto?

“Intorno ai 17-18”.

Esistono dei limiti di età?

“Dai 14 ai 29 anni”.

A quali iniziative o idee avreste desiderio di partecipare o di concretizzare?

“L’ anno scorso un gruppo di giovani ha partecipato a un “concorso di idee”, che ha avuto luogo presso i locali della ex Salso, in cui è stato esposto cosa si sarebbe voluto inventare per la città di Imperia.

Tra le diverse idee, c’ era quella di creare una applicazione per smartphone in cui si doveva visitare luoghi di attrazione turistica per avere del punteggio, che sarebbe servito per avere degli sconti in prodotti locali e per portare i turisti e i residenti a conoscere meglio la città.

Un’altra idea era quella di inventare una applicazione in cui, prestando manutenzione o pulizia di un sentiero e inviando la foto del lavoro eseguito, si poteva avere dei bonus con degli sponsor.

Oppure per aiutare gli anziani, un’applicazione per ricevere un passaggio in auto o per commissionare la spesa di un farmaco.
Un’altra era quella di generare una “crash house”, in collaborazione con l’azienda dello smaltimento dei rifiuti, ovvero creare una stanza e arredarla con gli oggetti da smaltire e distruggerli per sfogo”.

Qual è l’ orario del centro?

“Il centro è aperto tutto l’ anno. L’orario al momento è dalle 16;30 alle 19;30 eccetto il sabato e la domenica”.

Durante le varie attività vengono chiamati degli istruttori?

“Vengono chiamati degli istruttori, a seconda dell’attività proposta, che offrono un primo approccio con la stessa. La speranza sarebbe quella che con il tesseramento a Puerto, si potesse avere degli sconti, per i ragazzi che decidono di approfondire l’ attività, recandosi nei laboratori o nelle palestre cittadine.

Cosi’ facendo, per l’ associazione che propone l’ attività, Il centro diventerebbe un “bacino di clienti”, e il progetto Puerto consentirebbe di dare la possibilità a più ragazzi, di intraprendere una attività, facendo risparmiare le famiglie”.

Quanti operatori ci sono nel centro?

“Attualmente gli operatori sono due, Emanuele Morandi, Francesco Salvi e diversi inviati delle cooperative che vengono a seconda degli eventi”.

A cura di Matteo Viano

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