Sopralluogo questa mattina a Imperia del capogruppo del M5S in consiglio regionale Alice Salvatore sui luoghi più colpiti dall’ondata di maltempo che ha investito la Liguria nei giorni scorsi.
In particolar modo, la Salvatore, accompagnata dal consigliere regionale Marco de Ferrari, dai parlamentari Leda Volpi e Marco Rizzone e dalla capogruppo a Imperia Maria Nella Ponte, si è intrattenuta a lungo nel porto di Oneglia, incontrando i pescatori.
Maltempo Imperia: sopralluogo del M5S
Alice Salvatore, dopo un sopralluogo nei box dei pescatori danneggiati dalla mareggiata, è salita a bordo di un peschereccio, insieme ad alcuni colleghi, per verificare, dal mare, le condizioni del molo lungo di Oneglia che, spezzato in due dal mare, rischia, come dichiarato dal Sindaco Claudio Scajola, il collasso.
I pescatori hanno espresso profonda preoccupazione per le condizioni del porto di Oneglia, in particolar modo per quelle del molo lungo. In caso di ulteriori crolli, infatti, l’acqua potrebbe invadere il porto.
Alice Salvatore e Marco Rizzone hanno assicurato che il Governo accoglierà la richiesta di stato di calamità presentata dalla Regione Liguria, auspicando una collaborazione fattiva tra tutte le istituzioni per far fronte all’emergenza.
“Fortunatamente, il cedimento del molo di Imperia-Oneglia non ha avuto le stesse conseguenze viste a Rapallo – ha dichiarato Alice Salvatore -. Ora però, venendo a mancare la barriera, in caso di nuova mareggiata, porto e imbarcazioni non sarebbero protetti. Grazie ai pescatori locali che ci hanno accompagnato nell’area del cedimento strutturale del molo, abbiamo potuto costatare che a spezzarsi è stata la parte nuova, inaugurata nel 2009 alla presenza dell’allora Ministro degli Interni Claudio Scajola.
Venne costruita con evidenti errori di progettazione e realizzazione. Nello specifico, gli scogli e i cosiddetti tetrapodi non sono stati fissati; inoltre la parte nuova del molo è stata realizzata in cemento ed è stata dotata di ripascimenti di terra: quest’ultima ci pare un’evidente assurdità, visto che può essere facilmente erosa dall’azione delle onde. Invece, la parte vecchia del molo, realizzata con mattoncini di pietra e scogli ben posizionati, ha retto perfettamente. All’origine del disastro che ha colpito il porto imperiese ci sono dunque, a nostro avviso, delle gravi responsabilità su cui ora intendiamo indagare. Saranno chiamati a rispondere tanto i singoli quanto le istituzioni, tra cui lo stesso Comune che ne approvò, sotto la Giunta Sappa, progetto e realizzazione”.
È vero: c’è stato un evento meteo di eccezionale portata, però i danni potevano essere contenuti se non addirittura evitati se fossero state prese a suo tempo misure adeguate. Il progetto come è stato poi eseguito non ha garantito la giusta protezione tanto per le imbarcazioni quanto per i ricoveri dei pescatori che si affacciano sul molo, con conseguente perdita di strumentazione e reti”.
Maltempo Imperia: il confronto con i pescatori
“L’acqua arrivava sino all’infopoint – ha raccontato un pescatore – I box sono danneggiati, c’erano acqua,pietre, un macello. Abbiamo perso reti e attrezzature. Il molo non so se resisterà alla prossima mareggiata”.
“Si sono allagati tutti i box, ma non è tanto il danno che ci interessa – hanno aggiunto alcuni pescatori – quanto il molo. Siamo davvero preoccupati, alla prossima mareggiata rischia di aprirsi e l’acqua di arrivare sino a qui. Sarebbe la fine, un disastro. I massi di protezione non ci sono più, sono stati spostati dall’uomo per fare la scogliera. Noi siamo, pescatori, non ingegneri, ma da qui vediamo tutto, anche perché poi le disgrazie colpiscono sempre noi. Nell’ultima parte del molo gli scogli non ci sono quasi più. Abbiamo piu volte chiesto di rimetterli, per rinforzare la protezione, ma nessuno ci ha ascolato. Nella notte della mareggiata siamo venuti qui a salvarci le barche”.