Prosegue la campagna di prevenzione della Polizia di Stato nei confronti delle donne vittime di episodi di violenza e di “attenzioni” non gradite.
A differenza di molti episodi ove a essere perseguitata è una ex fidanzata o una ex moglie, in questo caso non vi è mai stata una relazione sentimentale né di amicizia che legava la donna all’uomo che, da circa 8 anni, si era invaghito di lei.
Questo “amore unilaterale” nasceva però in maniera in modo contorto e si alimentava dell’ossessione che l’uomo nutriva nei confronti della donna.
Regali non graditi, telefonate inoltrare da telefoni cellulari dei conoscenti che egli stesso cercava e importunava per riuscire ad avere un contatto con la vittima che ha subito, per anni, queste intromissioni nella sia vita privata fino a quando, poco tempo fa, trovava il coraggio di denunciare il tutto alla Polizia di Stato.
La professionalità e la sensibilità degli agenti della Divisione Anticrimine della Questura, titolati ad effettuare colloqui preliminari e vagliare casi così delicati, hanno aiutato la vittima a sentirsi a proprio agio nel raccontare una parte così intima e personale della propria vita.
L’uomo è stato quindi ammonito con un formale provvedimento a firma del Questore della provincia di Imperia, con il quale gli viene intimato di tenere una condotta conforme alla legge con l’avvertenza che laddove dovesse continuare ad avere atteggiamenti analoghi nonostante l’intervenuto ammonimento, sarà denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di stalking, punito con la reclusione dal 6 mesi a 5 anni.
In questo “automatismo” tra reiterazione della condotta ed automatica denuncia è da rinvenirsi tutta l’efficacia preventiva dell’ammonimento, nell’ottica di tutela della vittima.
La Polizia di Stato infatti, emesso il succitato provvedimento, viene messa a conoscenza di una vicenda che altrimenti resterebbe sommersa, consentendo così di monitorare il soggetto impedendogli, di compiere ulteriori atti che potrebbero sfociare in violenze o aggressioni fisiche.