Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere questa mattina in Tribunale a Imperia i quattro Sindaci di Civezza, Cipressa, San Lorenzo al Mare e Costarainera indagati dalla Procura della Repubblica per omissione di atti d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione del depuratore consortile.
Depuratore consortile: quattro Sindaci indagati si avvalgono della facoltà di non rispondere
I quattro Sindaci, secondo l’accusa, non avrebbero risposto ad alcune lettere inviate da Rivieracqua, subentrata nella gestione del depuratore consortile, che sollecitava a compartecipare alle spese per alcuni interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto.
Questa mattina Giuseppe Ricca (Civezza); Antonello Gandolfo (Costarainera); Filippo Guasco (Cipressa) e Paolo Tornatore (San Lorenzo al Mare), difesi dall’avvocato Alessandro Mager, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Gli indagati hanno già annunciato di aver dato incarico a un ingegnere di redigere una relazione dettagliata sullo stato del depuratore per rispondere a tutte le contestazioni mosse dalla Procura.
I quattro Sindaci, lo ricordiamo, gestivano il depuratore consortile prima del subentro di Rivieracqua (avvenuto circa due anni e mezzo fa) che, a seguito di alcune analisi sull’acqua che avevano evidenziato valori fuori dalla norma, si era trovata nella condizione di dover mettere in atto alcuni interventi di manutenzione straordinaria.
Ed è in questo frangente che, secondo l’ipotesi della Procura, qualcosa non avrebbe funzionato. Rivieracqua, infatti, per coprire i costi dei lavori di manutenzione straordinaria avrebbe chiesto, tramite lettera scritta, un contributo ai Comuni di Civezza, Cipressa, San Lorenzo al Mare e Costarainera, senza però ricevere mai una risposta.