Partita che si potrebbe dire d’altri tempi in quel di Imperia sul pesantissimo campo “Pino Valle”.
Mentre altrove gli impianti migliorano, il rugby in stile “battaglia della Somme” è di giornata in Riviera, proprio nel fine settimana in cui si ricorda il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. E, come di prammatica, ospiti inglesi ammaliati dal rinnovato sole rivierasco, sfoggiavano i loro “poppys” sul petto, a perenne memoria.
Meno memorabile, invece, il risultato finale per i padroni di casa, avvitati in una situazione non facilmente interpretabile.
La sconfitta purtroppo ci sta, considerando la grande mole di gioco sviluppata da un CUS Pavia ordinato, volitivo, capace di giocare alla mano per molto tempo nonostante il rischio di “in avanti” per il pallone saponetta. Per contro, anche se sconfitta, la Union ha messo in campo molta volontà ed un numero impressionante di placcaggi riusciti e pesanti, con una seconda e terza linea e i centri particolarmente impegnati nel contesto, mentre la prima linea, pur dovendo lavorare ancora nelle fasi statiche, ha fatto la sua onesta partita.
La prima mezz’ora scivola già con voglia di giocare e un gioco fatto di ribaltamenti di fronte e segnature: per prima il Pavia, che mette a segno anche un calcio, mentre per la Union risponde Pozzati, uno fra i leaders della compagine. Di fatto si rimane a lungo sul punteggio di 10 a 8 per gli ospiti dato che la meta locale non è stata trasformata. Verso il 35’ inizia la vera e propria pressione pavese, che non si concretizza realmente anche se i tre quarti sono, come di consueto, molto interessanti e sfruttano in modo valido il largo campo imperiese.
Nel primo tempo ci sono già cambi per la Union: entra Ardoino all’ala per Gandolfo e, verso la fine del first time anche Moschetta per un dolorante Masetto, prontamente sottoposto alle cure della fisioterapista Alessandra Ravotto.
Niente di grave, ma non rientrerà. Durante la pausa il co-tecnico Pozzati arringa i suoi, convincendoli della tenuta della prima linea ed invitandoli ad una ulteriore maggiore decisione. Coach La Macchia innesta in campo Vazio per Ferrua, con il chiaro intento di dare aria alla manovra e disporre di un ulteriore ball carrier. Ed effettivamente è lui a portare avanti il primo pallone del periodo, ma il Pavia gioca e tanto, avendo a lungo la palla in mano e sfidando a viso aperto la difesa corsara.
Di fatto sarà molto difficile per i locali andare a trovare gli avversari non tanto nei loro 22, ma soprattutto nella stessa metà campo. Il grande sacrificio dei placcatori è vanificato dopo una notevole resistenza. Il fallo della Union a ridosso dei 5 metri dalla linea di meta viene trasformato non in una punizione o in un calcio per un gioco di touche, ma in un raggruppamento ordinato con introduzione ovviamente pavese.
Purtroppo il pack della Union, pur ben disposto, è provato e sul terreno pesante non performa…l’avanzata della mischia pavese è lineare e l’arbitro si allontana per assegnare la meta tecnica: sette punti in saccoccia agli ospiti (la meta tecnica non si trasforma). La reazione della Union si concretizza in un felpato calcio di Pozzati, apertura classica, che innesca l’estremo Calzia ben lanciato: grande giocata al piede frustrata a pochi metri dalla meta.
In avanti e tutto da rifare. Lo sforzo, di fatto, si materializza in un solo calcio di punizione, che Calzia mette in mezzo ai pali. 11 a 17 e Si riprende. Da questo punto in avanti sono i gialloblu ospiti a macinare gioco senza sosta, allargando molto il gioco, quando possibile.
I corsari sono imperiosi nei placcaggi, ma l’arbitro sanziona fuorigioco a più riprese. Ne sortiscono altre due mete pavesi, una a seguito di un vantaggio comunque giocato e l’ultima allo scadere con una avanzata di mischia in mezzo ai pali. Finisce così, con grattacapi non da poco per la Union, che però è un gruppo vero e in settimana si prepara a rinserrare le fila.
Onore al Pavia, che è sempre un banco di prova interessante, corretto e veloce, sicuramente con il bacino d’utenza padano più facilmente gestibile rispetto a quanto è reso possibile dai non facili collegamenti e dall’impiantistica ligure.
C’è la volontà di ben operare, anche con una precisa finalità sociale, visto il coriaceo settore giovanile con i molti tecnici di grande esperienza a disposizione. E questo basti.
Union in campo con: Franzi, Zat, Masetto (Moschetta); Ferrua (Vazio), Novaro; Damiano, Cecon, Bellifiori; Castaldo, Pozzati, Demasi, Battistotti, Gabaglio, Gandolfo (Ardoino), Calzia; a disposizione Colli e Borzone.
SERIE C/1 GIRONE D POULE 2 (V GIORNATA)
- Moncalieri – Savona 0/30
- CUS Genova/B – CUS Torino/B 22/5
- Union Riviera – CUS Pavia 11/29
CLASSIFICA: Savona punti 16, CUS Genova/B (*) 17, CUS Pavia 15, Union Riviera (*) 5, Moncalieri 0, CUS Torino/B -3.
(*) = una partita da recuperare.