Per le Scuole forestali italiane Novembre è il mese dei bilanci e ciò vale anche per il progetto Erasmus “Forest4life”.
Andrea Greco e Stefania Geronazzo sono due “Millenial” che hanno partecipato al progetto, inoltre sono noti per i loro successi: Andrea nel Maggio scorso vinse la gara nazionale, a Pistoia, degli studenti delle scuole forestali italiane mentre Stefania, in Agosto, ha reso onore all’Italia partecipando ai campionati mondiali di motosega di Lillehammer in Norvegia (dove ha conseguito il quinto posto nella classifica generale e la medaglia d’argento nella prova di depezzatura).
Andrea Greco è studente della Scuola Forestale di Ormea (Cuneo) mentre Stefania Geronazzo è studentessa della scuola Forestale di Feltre (Belluno).
Ad entrambi abbiamo chiesto cosa gli sia rimasto dell’esperienza estiva di stage all’estero ed ecco le loro risposte.
“Io ho lavorato per cinque settimane nel Galles settentrionale presso un vivaio forestale. Il primo giorno di lavoro fu pieno di ansia e preoccupazione ma l’ultimo fu di nostalgia per aver terminato un’esperienza bellissima” spiega Stefania che aggiunge “l’aspetto che più mi ha colpito è stata la condivisione dei momenti di lavoro con le persone disabili, alcune di esse erano affette dalla sindrome di Down e si sono dimostrate stupende. Anche il clima in senso meteorologico è stato ottimo, i giorni di pioggia sono stati solo tre, per cui mi sono abbronzata grazie al sole gallese che è più ‘soft’ rispetto a quello italiano”.
“Io ho lavorato presso il giardino botanico universitario di Maribor, in Slovenia; ero in equipe con tre giardinieri sloveni e mi sono trovato bene malgrado qualche problema linguistico, alcuni di essi, infatti, non parlavano inglese ed io non parlavo lo sloveno” dichiara Andrea. “Maribor è la seconda città più popolosa della Slovenia ma non è certamente caotica, anzi, è decisamente tranquilla. I mezzi pubblici erano puntuali ed efficienti e ciò ha aggiunto serenità al nostro soggiorno” aggiunge Andrea.
Ad Andrea e Stefania l’onore per il buon lavoro svolto ma anche l’onere di continuare le loro buone pratiche anche in futuro.
