Imperia dice addio a Carlo Trucco, noto come il partigiano “Girasole”, uno dei protagonisti della resistenza imperiese, scomparso all’età di 92 anni all’Ospedale Santa Corona.
Trucco lascia i due figli, Angelo e Marcello.
Addio al partigiano “Girasole”, Carlo Trucco
Nato a Imperia il 22 dicembre 1925, Girasole, cresciuto in una famiglia antifascista, si iscrisse al partito comunista clandestino e si unì alla resistenza appena 18enne, combattendo a fianco del fratello Giovanni Battista “Titèn” e di Felice Cascione.
Trucco fu uno dei realizzatori del Museo della Resistenza di Carpasio, dove è conservata la barella con cui è stato soccorso Silvio Bonfante, “Il Cion”.
Giovanni Rainisio – Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza
“Siamo vicini alla famiglia – afferma Rainisio – cercheremo di onorarlo nel migliore dei modi possibili. Carlo Trucco era uno degli ultimi partigiani ancora in vita. Il suo nome di battaglia era “Girasole”. Veniva da una famiglia antifascista.
È stato uno dei pilastri dell’antifascismo nella provincia di Imperia, dirigente dell’ANPI e dell’Istituto Storico della Resistenza. Fu uno dei grandi protagonisti della costruzione del Museo della Resistenza a Capraio.
Siamo molto addolorati. Per il funerale (la data non è ancora stata fissata, ndr) ha chiesto il fazzoletto bianco, rosso e verde dei partigiani e la bandiera dei giovani comunisti del 1921.
Aveva una grande ammirazione per Felice Cascione che collegava a Che Guevara – aggiunge – A tal proposito, mi ricordo quando mi raccontava di essere andato a Cuba, dove venne ricevuto dalle autorità.
L’ultima volta che l’ho visto? Tre mesi fa al Museo della Resistenza di Carpasio. Abbiamo pranzato insieme a Tatù, uno degli ultimi partigiani rimasti ancora in vita. Ci mancherà”.