Il Comune di Imperia ha deciso di tagliare del 25% il contributo destinato alla Seris, società incaricata della gestione del servizio di refezione scolastica. Il motivo? Ridurre le spese per scongiurare il default finanziario e rientrare nei parametri imposti dalla Corte dei Conti. La decisione è stata condivisa con l’amministratore unico della società, Vincenzo Costantini.
Seris, il Comune taglia il contributo del 25%: “Necessari dei sacrifici, ma ce la faremo”
Nel dettaglio, l’amministratore unico Costantini, alla richiesta del Comune, di un taglio del contributo del 20%, “si è dichiarato disponibile – si legge nella determina dirigenziale che ufficializza la riduzione della quota – a rinunciare all’incasso dei corrispettivi pattuiti per i mesi di ottobre e novembre 2018 e per il mese di agosto 2019, per un totale di 97.015,62 euro al netto di I.V.A. al 4%, somma che equivale a circa il 25% dei trasferimenti previsti nel contratto di servizio”.
Il contratto originario, dunque, stipulato in data 23 agosto 2018, è stato modificato con una riduzione del 25% del corrispettivo pattuito, passando da 403.574,60 euro (Iva compresa) a 302.677,89 euro (Iva compresa).
Una bella batosta per le casse della Seris che ha in gestione uno dei settori più delicati, quello della refezione scolastica. Vincenzo Costantini, però, non appare troppo preoccupato.
“In questi anni abbiamo ottimizzato il possibile, eliminando al massimo gli sprechi. Consumiamo solo quello che produciamo – dichiara a ImperiaPost Costantini – Siamo riusciti a migliorare sotto il profilo dei costi e dei tempi, per questo non mi sono opposto alla richiesta del Comune di tagliare il contributo. Abbiamo degli utili di gestione e credo che, seppur con dei sacrifici, ce la faremo. Certamente, ho già avvisato il Comune che si tratta di un fatto eccezionale. Il prossimo anno dovremo per forza di cose ridiscutere l’intero contratto con la Seris”.