“Le segreterie di CGIL FP, CISL FISASCAT e UIL FPL hanno appreso dagli organi di stampa che il settore legale del Comune di Imperia avrebbe sancito che non serve un accordo sindacale per dare continuità ai lavoratori della Cooperativa Ottagono perché il Comune di Imperia non è la controparte delle organizzazioni sindacali di categoria dei lavoratori delle cooperative sociali.
Le dichiarazioni del Dirigente del settore legale ci lasciano esterrefatti perché, se avesse esaminato la nostra proposta di accordo, avrebbe visto che noi citiamo il Comune di Imperia come capofila della stazione appaltante e non come ente territoriale autarchico.
Rammentiamo al settore legale che la stazione appaltante deve garantire l’applicazione delle norme contenute nella gara d’appalto ed a dimostrazione di ciò rammentiamo che l’Ing. Giuseppe Enrico dirigente del Comune di Imperia, in qualità di responsabile unico della gara d’appalto, il 18 giugno 2013 aveva siglato l’accordo sindacale per il passaggio dei 150 lavoratori dell’Eco Imperia, dell’Aimeri e della Dolmen alla Tra.de.Co ditta vincitrice dell’appalto in questione.
Non comprendiamo perché oggi l’ufficio legale dica che per i lavoratori della cooperativa Ottagono la stazione appaltante non debba siglare analogo accordo, anche perché a questo punto vorremmo chiedere, se fosse valida la teoria del dirigente legale del Comune di Imperia, a quale titolo il 20 agosto c.a. l’Ing. Giuseppe Enrico e l’Assessore Nicola Podestà hanno preso parte alla procedura conciliativa convocata dall’Illustrissimo Prefetto di Imperia.
L’ufficio legale del Comune di Imperia forse non ha letto l’art. 31 del capitolato d’appalto e cosa ancor più grave, ha omesso la lettura dell’art. 6 comma 14 del CCNL FISE, comma che norma il passaggio dei lavoratori a cui non era applicato il CCNL FISE stesso.
Un consiglio al Dirigente del Settore Legale “non tratti con superficialità il mondo del lavoro e rammenti che anche Lei è un lavoratore”.
Domattina alle 10,30 concluderemo con l’Assessore Podestà la vicenda dei lavoratori “dimenticati” dell’Ottagono che troveranno, grazie all’impegno di tutti, nuovamente occupazione per garantirsi quei diritti inalienabili riconosciuti dalla nostra Costituzione”.