Sarà presentato ufficialmente sabato 1 dicembre alle 17.30 presso l’Aula dei Comuni della Provincia di Imperia il nuovo libro di Enzo Ferrari intitolato “La Grande Guerra nel pallone”.
Oggi, è stato illustrato il contenuto in anteprima presso la sede del Circolo Parasio.
La Grande Guerra nel pallone. Ciccione Ferraris Picco. Gli stadi di calcio della Liguria
Chi furono Ciccione, Picco e Ferraris? Tre calciatori, amanti dello sport. Tre soldati volontari partiti nei primi giorni del conflitto. Tre soldati arruolati in Fanteria, negli Alpini e in Artiglieria. Eroi dello sport e sul campo di battaglia.
Nei primi tre mesi della Grande Guerra, Picco e Ferraris morirono al fronte. Ciccione fu gravemente mutilato: morirà tre anni dopo per le ferite riportate. A questi tre giocatori furono intitolati altrettanti campi sportivi della nostra regione.
Le loro storie, assieme a quelle degli stadi (Ciccione – Imperia; Ferraris – Genova; Picco – Spezia) si leggono nel
libro di Enzo Ferrari: “La Grande Guerra nel pallone. Ciccione Ferraris Picco. Gli stadi di calcio della Liguria”, editore Lo Sprint di Genova.
Le pagine del volume seguono un percorso che getta uno sguardo originale sull’impatto del lutto bellico collettivo, colto attraverso un luogo/monumento che è lo stadio di calcio. Partendo dalla Liguria la ricerca procede nell’esame del fenomeno riguardo l’Italia intera.
“La Grande Guerra nel pallone”, infatti, parla degli stadi intitolati a giocatori morti in guerra e di quelli denominati dal regime fascista del “Littorio”. In calce al lavoro un elenco dei tanti calciatori italiani periti al fronte o in qualche ospedale, e alcune storie di giocatori fortunatamente tornati a giocare dopo la guerra.
La presentazione al volume è a cura del Prof. Fabio Caffarena, docente di Storia contemporanea all’Università di Genova.
Chi è Enzo Ferrari
Di Enzo Ferrari ricordiamo il libro Naturalmente Parasio, il volume di racconti La mostra della memoria e altri di ricerca storica come il volume sulle storie di cittadini imperiesi durante la Grande Guerra, Memorie di un tempo di guerra 1915-1918 e quello sulle vicende della Banca Garibaldi, Echi di un fallimento. A giugno scorso Ferrari ha ricevuto una menzione d’onore nella sezione Poesia al Premio Nazionale Letterario “Antonio Semeria” edito dal Casinò di Sanremo.
Marco Revello
“Ci avviciniamo alla fine di un anno intenso del Circolo Parasio con tanti appuntamenti, in ultimo il Premio San Leonardo della città di Imperia che si è concluso con un grande successo di pubblico, in cui sono stati premiati quattro giovani artisti imperiesi.
Arriva alla fine di una serie di iniziative che hanno caratterizzato il 50° anniversario del Circolo Parasio, con la presentazione di un libro di un membro autorevole del Circolo Parasio, Enzo Ferrari.
Il libro parla principalmente di un tema che lui ha già trattato in passato, la Grande Guerra, analizzandolo da un punto di vista diverso. Analizzando tre figure distinte, ai quali sono stati intitolati tre stadi importanti della Liguria.
Ciccione, Ferraris e Picco. La presentazione di questo libro avverrà nell’aula dei comuni nel palazzo della Provincia , sabato 1 dicembre alle 17.30.
Ci sarà ancora qualche piccolo appuntamento con i Circolo, verrà allestito l’albero di Natale davanti alla sede e molto altro”.
Enzo Ferrari
“Abbiamo voluto prendere in esame un aspetto un po’ inusuale, il calcio o meglio lo sport e la grande guerra. Molti sportivi sono partiti per andare al fronte e molto di questi non sono tornati. Tra questi Nino Ciccione per Imperia, Luigi Ferraris degli artiglieri di Genova e Alberto Picco, sottotenente degli Alpini per La Spezia, a cui sono dedicati altrettanti campi sportivi.
Tre eroi, perchè sono volontari morti in battaglia durante il periodo del 15-18. Sono tre soldati, giocatori, a cui sono dedicati appunto questi tre campi sportivi. Un caso anomalo nel panorama italiano, sono pochi in Italia a cui sono dedicati giocatori e soldati morti nella Prima Guerra Mondiale.
Ce ne sono altri 5 o 6 in giro per l’Italia. La Liguria con 3 Capoluoghi di Provincia, ha in percentuale e in assoluto forse il numero maggiore di stadi”.
Simona Gazzano
“Mi ha colpito in particolar modo l’interdisciplinarità di questo libro. Si toccano più tasti, quello storico, quello calcistico, di fatti si parla di calcio durante la prima guerra mondiale e i nostri tre protagonisti di questo libro, Picco, Ciccione e Ferraris.
Erano ragazzi che dalla loro gioventù sportiva sui campi di calcio sono stati interrotti e volontariamente partiti per il fronte. La loro giovane vita è finita tragicamente durante il loro primo conflitto mondiale.
Si parla di storia e si parla di calcio. Può interessare agli appassionati di storia e agli appassionati di calcio e perchè no, a chi non è appassionato nè di storia nè di calcio, potrebbe tranquillamente scoprire una nuova passione, sia per la precisione storia e cronistica con la quale viene condotta e trattato dall’autore e sia per le curiosità che vengono raccontate.
Lo consiglio a tutti , appassionati e non e specialmente ai curiosi”.