Sono state inaugurate oggi le due panchine rosse al Parco Urbano, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, su iniziativa dello Zona Club Imperia.
Per l’occasione sono stati presentati i disegni realizzati dall’Istituto d’Arte per la realizzazione di un murales, in collaborazione con l’assessorato alle pari opportunità e arredo urbano della città di Imperia.
Rosella Mancinelli
“È il secondo anno che facciamo queste panchine. Le prime le abbiamo fatte in Piazza Dante, dal Comune e quest’anno ci siamo rivolti al Parco Urbano.
È un luogo dove gira tanta gente e speriamo che verranno riconosciute e capite, al fine di spronare le donne a denunciare.
Ci siamo rese conto che veramente la denuncia è ancora bassa e lontana, la donna ha paura.
Si cerca di aiutare come si può e con la speranza che qualcosa di nuovo venga fuori”.
L’assessore Marcella Roggero
“L’importanza di sensibilizzare su tematiche quali la violenza che è sempre discriminata, per dare coraggio alle donne a denunciare e condividere questo problema e agli uomini di ricordare che la violenza non è mai la risposta corretta”.
L’assessore Laura Gandolfo
“Siamo molto fieri di partecipare assieme allo Zonta a questa iniziativa. È chiaro che anche l’amministrazione, noi in quanto donne della giunta siamo sensibili all’argomento.
Rivolgiamo un appello di non aver paura, di rivolgersi alle istituzioni, di denunciare. Nel 2018 non è pensabile che tante donne subiscano ancora questa violenza in silenzio e abbiano ancora paura di parlare.
La Panchina Rossa a me piace molto, alla vista di queste panchine il pensiero corre alla motivazione per cui questa panchina è rossa e in qualche modo ci faccia sentire tutti partecipi a questo problema”.
Fabio Natta
“È un momento importante questo organizzato da Zonta con due panchine che ricordano con il loro colore e con la scritta anonima, per sensibilizzare su un dramma mondiale, purtroppo ancora oggi nel 2018, la violenza sulle donne.
È un segno tangibile anche nella nostra città e nella nostra Provincia. Non è la prima volta che Zonta si attiva in questa direzione, per sensibilizzare la collettività. Una sensibilizzazione che deve essere a 360° dalla famiglia, alla scuola, alle istituzioni. Il problema è un problema oggettivo, reale e quotidiano. La cronaca di oggi conferma quanto sia grave.
Probabilmente nella strada dell’emancipazione femminile che ha fatto grandi passi negli ultimi decenni, c’è ancora qualcosa da compiere. Io sono convinto che vedere la donna come oggetto di violenza quotidiana derivi anche una sub cultura che spesso e volentieri la vede come un qualcosa di inferiore rispetto a qualcun altro. Non è solo questa la causa ma è anche una delle cause e quindi l’attenzione da un punto di vista culturale deve essere assolutamente massima. Agire sulle generazioni è importantissimo. Mai più violenza sulle donne“.
