Accolto il ricorso della Porto di Imperia Spa dalla Commissione Provinciale di Imperia contro l’Agenzia delle Entrate, in merito ai lavori di costruzione del porto turistico.
Porto di Imperia Spa: accolto il ricorso
“Il ricorso è fondato e deve essere accolto […] La Commissione ritiene di condividere e fare le proprie valutazioni ampiamente ‘assolutorie’ ripetutamente espresse dall’autorità giudiziaria ordinaria in sede penale”.
Sono queste le motivazioni con le quali la Commissione Tributaria provinciale di Imperia, con sentenza del 6 novembre 2018, depositata il 22 novembre scorso, accoglie il ricorso della Porto Imperia Spa, allora concessionaria delle aree portuali di Imperia, presentato il 5 febbraio 2014.
Nel dettaglio, il ricorso si rivolgeva contro un avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate in merito ai lavori di costruzione del porto.
Tra il 2007 e il 2010, venivano contestati ad Acquamare (azionista al 33,3 % della Porto di Imperia spa), l’emissione di fatture per 104.020.000 euro per operazioni inesistenti, e maggiori ricavi per 165.815.214 euro.
La Commissione Tributaria, il 26 giugno scorso, ha disposto un’integrazione istruttoria prendendo in esame due sentenze assolutorie, una del Gip del Tribunale di Roma e una della Corte di Appello di Torino.
Quest’ultima, in particolare, escludeva la “natura pubblicistica” del Porto di Imperia e l’utilizzo di “risorse monetarie appartenenti alla collettività“, disponendo l’assunzione degli imputati nell’ambito del processo penale per truffa ai danni dello Stato.