“Cinque furti in 8 anni, ora mi proteggerò con telecamere e barriere”. Così il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori commenta l’ultimo furto avvenuto nella sua abitazione, lo scorso 1 dicembre.
I ladri hanno rubato oggetti preziosi, come ori e orologi, e contanti, per circa 4 mila euro, facendosi strada nell’abitazione tramite la rottura di una finestra sul retro.
Essendo il quinto furto nel giro di 8 anni, il sindaco ha deciso di ricorrere all’utilizzo di telecamere e barriere per proteggersi da altre intrusioni.
Furti nell’abitazione del sindaco Giacomo Chiappori
Quando ha subito l’ultimo furto?
“L’ultima volta hanno agito di pomeriggio, sabato 1 dicembre. Con mia moglie siamo usciti alle 17 per andare a fare delle compere e siamo stati via circa 2 ore. Al nostro ritorno abbiamo scoperto l‘ennesimo furto.
Agiscono più o meno sempre nello stesso modo, spaccando una finestra del retro e introducendosi in casa. Negli anni hanno rubato tutti gli ori di famiglia, gli orologi e il resto. Ora non c’è più niente”.
Quanti furti ha subito da quanto abita lì?
“Cinque in otto anni che abitiamo lì. Purtroppo abitiamo in una zona che si presta ai furti, un po’ isolata al fondo del paese. I ladri fanno il loro mestiere, controllano le abitudini, agiscono di giorno. Una volta sono venuti a rubare quando sono andato a votare, uscendo alle 13 e tornando alle 14.30″.
Cosa le hanno rubato questa volta?
“Quest’anno per il compleanno mia moglie mi ha regalato un orologio, rubato con quest’ultimo furto. In più, hanno rubato i contanti che avevamo messo via durante l’anno, circa 4 mila euro”.
Chi si occupa delle indagini?
“Dei furti se ne occupano i Carabinieri di Diano Marina, ma purtroppo al momento non sono stati identificati i responsabili”.
Come si comporterà d’ora in poi?
“Ho cambiato filosofia, hanno vinto i ladri. Non ho mai voluto far niente, mentre ora mi sto blindando, con telecamere, barriere e altre precauzioni“.
Cosa ne pensa della legittima difesa?
“Ben venga che ci sia, ma io la considero un deterrente. Io non sparerei mai a nessuno. L’ideale sarebbe che lo Stato agisse per fare in modo di non trovarci nessuno in casa. Bisognerebbe che ci fossero settori delle forze dell’ordine incaricati di controllare chi c’è sul territorio, comunitari, extracomunitari e italiani, senza distinzione, e verificare perché sono qui e come guadagnano i soldi per vivere”.