“I soccorritori hanno salvato la vita del nostro amico, sono degli eroi”. Così affermano gli amici di un cacciatore 38enne che, nella giornata di ieri, è stato colto da un grave malore durante una battuta di caccia nei boschi di Trovasta, Pieve di Teco.
L’episodio si è risolto nel migliore dei modi grazie alla tempestività e alla professionalità di tutti i soccorritori intervenuti. Per questo motivo, tutta la comunità desidera ringraziarli.
Malore durante la battuta di caccia: il racconto
A raccontare quanto accaduto, è un’amica del cacciatore colto da un malore, Silvia.
“Era una classica giornata di caccia – racconta – il mio amico si trovava insieme ad alcuni compagni a Trovasta, sopra Pieve di Teco. Verso le 11.30, quando stavano quasi per rientrare, si è sentito male, ha avuto un infarto ed era molto grave. È stato subito contattato il 118 e nell’arco di 20 minuti è arrivato l’elicottero da Genova. È stato caricato e trasportato in paese per essere stabilizzato al meglio.
Sono intervenuti i militi della Croce Rossa di Pieve di Teco, il personale medico del 118, l’automedica di Albenga, i Vigili del Fuoco di Imperia, l’elicottero di Genova e i Carabinieri di Pieve di Teco.
Il nostro amico è stato trasportato poi al Santa Corona di Pietra Ligure, dove è stato sottoposto a un intervento e ora si trova fuori pericolo. Tutto questo è accaduto grazie alla professionalità e alla tempestività dei soccorritori, che hanno lavorato in maniera impeccabile, nonostante le difficoltà dei luoghi e il poco tempo a disposizione. Sono davvero persone eccezionali a cui va tutta la nostra stima e i nostri ringraziamenti.
La nostra comunità – continua Silvia – essendo di un paesino dell’entroterra, è molto sensibile a questo argomento, dato che recentemente si è parlato di eliminare l’elisoccorso in Liguria. A questo proposito ci siamo molto impegnati, organizzando una raccolta firme per evitare che accadesse e stando molto attenti all’evolversi degli eventi.
Con l’episodio di ieri abbiamo vissuto sulla nostra pelle quanto sia necessario e di vitale importanza questo tipo di servizio – conclude – soprattutto in comunità piccole e isolate come la nostra”.
“Nonostante la distanza e la complessità dell’intervento – spiega il dott. Salvatore Esposito, direttore della centrale 118 di Savona – si è risolto tutto per il meglio e a tempo record, grazie soprattutto alla collaborazione con la centrale 118 di Imperia, diretto dal dott. Stefano Ferlito, che ha coordinato l’operazione.
In queste occasioni va sottolineata l’importanza assoluta di procedere tempestivamente e senza indugio ad avvisare il 118 appena una persona sente dolore al petto (tra la bocca e l’ombelico) per più di 5 minuti e con più di 35 anni, a prescindere dall’intensità e dalle caratteristiche di questo dolore. Il tempo è fondamentale nelle patologie come infarto e ictus cerebrale, quindi ogni secondo è prezioso”.