25 Dicembre 2024 05:36

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Imperia: “Le assaggiatrici”, domenica 23 dicembre al Museo Navale la presentazione del libro di Rosella Postorino

In breve: L’autrice, imperiese, sceglie la propria città come unica tappa ligure e presenta "Le assaggiatrici", un romanzo che ha già riscosso un grande interesse internazionale.

Cervo in blu…d’inchiostro, l’appuntamento con la letteratura contemporanea e i suoi grandi protagonisti, prosegue con Rosella Postorino, domenica 23 dicembre – ore 17:00 – nell’Auditorium del Museo Navale di Imperia.

Domenica 23 dicembre al Museo Navale la presentazione del libro di Rosella Postorino

L’autrice, imperiese, sceglie la propria città come unica tappa ligure e presenta “Le assaggiatrici”, Giangiacomo Feltrinelli Editore – Premio Campiello 2018 e Libro dell’anno Fahrenheit-Radio Tre – un romanzo che ha già riscosso un grande interesse internazionale.

“Il mio corpo aveva assorbito il cibo del Führer, il cibo del Führer mi circolava nel sangue. Hitler era salvo. Io avevo di nuovo fame.” Fino a dove è lecito spingersi per sopravvivere? A cosa affidarsi, a chi, se il boccone che ti nutre potrebbe ucciderti, se colui che ha deciso di sacrificarti ti sta nello stesso tempo salvando?”

Il commento dell’assessore Marcella Roggero

“L’Amministrazione di Imperia ha accolto con entusiasmo il progetto Riviera dei Libri, progetto che ospiterà importanti autori e che inizierà con Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello. È stato scelto il Museo Navale come location perché crediamo fortemente nei luoghi della cultura e tra i nostri obiettivi c’è quello di renderli sempre più vivi e vicini ai cittadini”. Marcella Roggero – Assessore alla Cultura Comune di Imperia.

Ispirato alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), il romanzo racconta la vita di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia e forte dei desideri della giovinezza, come quello di sentirsi ancora, terribilmente, viva. Rosella Postorino non teme di addentrarsi nell’ambiguità delle pulsioni e delle relazioni umane per chiedersi appunto che cosa significhi essere, e rimanere, umani.

“La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l’autunno del ’43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: “Mangiate”, davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un’ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato.Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s’intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti – come una sorta di divinità che non compare mai – incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito”.

Dialogano con l’autrice Alessandra Chiappori e Francesca Rotta Gentile.

L’incontro prevede un intermezzo musicale a cura di Aurora Pulinetti al flauto traverso. (IstItuto IC Sauro).

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