22 Dicembre 2024 02:23

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Progetto europeo transfrontaliero “Pays Resilients”: in arrivo 876 mila euro per la provincia di Imperia/I dettagli

In breve: Il progetto complessivo prevede un finanziamento totale di € 2.117.647,00. Per la Provincia di Imperia si stima l’arrivo di 876 mila euro

Programma C.E. ALCOTRA – PITER PAYS – SAGES : il progetto semplice PAYS RESILIENTS – Aumento della resilienza dei territori della Riviera italo-francese e del Basso Piemonte, di cui la Provincia di Imperia è capofila, è stato depositato con successo il 17 dicembre 2018.

Il progetto complessivo prevede un finanziamento totale di € 2.117.647,00. Per la Provincia di Imperia si stima l’arrivo di 876 mila euro.

Insieme alla Provincia di Imperia altri partners sono: la Provincia di Cuneo, che ha individuato come soggetto attuatore l’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Tanaro, la C.A.R.F. – Communauté d’Agglomération de la Riviera Française – , la Camera di Commercio di Nizza e la Chambre des Métiers e de l’Artisanat 06.

La Provincia di Imperia, con la cifra a disposizione, con i fondi europei realizzerà le attività previste dal progetto su un’area pilota che per motivi geomorfologici, ma anche per una questione di continuità con il territorio piemontese coinvolto, è stata individuata nel territorio di 5 Comuni della provincia, e cioè Borghetto d’Arroscia, Aquila d’Arroscia, Ranzo, Vessalico e Cesio.

Pays Resilients è il progetto leader del Piter Pays-Sages a valere sull’Obiettivo Specifico 2.2 “Prevenzione dei rischi” e mira ad aumentare la resilienza di questo ambito transfrontaliero, fortemente esposto a rischi naturali, attraverso la messa a punto e la condivisione di strumenti innovativi ed efficaci per il coinvolgimento attivo della popolazione nei processi di prevenzione rischi e gestione delle emergenze.

La Provincia di Imperia, con i fondi europei che avrà a disposizione (876.500), opererà anche a livello infrastrutturale con il preciso obiettivo di affrontare efficacemente l’estrema vulnerabilità del territorio e le potenziali situazioni di dissesto idrogeologico, che ne compromettono stabilità e sicurezza. Si vuole dunque costruire un modello di gestione attiva del territorio in modo da passare dalla gestione di situazioni di emergenza alla messa in atto di attività legate alla cultura della prevenzione.

Si sperimenteranno metodi (di prevenzione) da realizzarsi con l’aiuto delle popolazioni locali ivi residenti e delle imprese locali, che passeranno quindi da un ruolo passivo ad un ruolo attivo legato alla manutenzione del territorio, contribuendo alla crescita inclusiva delle comunità locali.

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