Prosegue la battaglia sindacale per salvaguardare i cinque lavoratori dell’appalto rifiuti in Valle Impero e Valle Arroscia.
Diversi rappresenti dei sindacati si sono riuniti oggi presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Imperia per discutere del futuro dei lavoratori, in vista dell’avvio del nuovo appalto a partire da domani, 1° gennaio 2019.
Caos rifiuti Imperia-Pontedassio: i motivi delle proteste
All’origine della querelle la decisione da parte della Cooperativa Proteo, subentrata nella gestione del servizio di raccolta rifiuti in Valle Impero e Valle Arroscia, di non applicare il contratto di settore (FISE) per l’assunzione dei cinque lavoratori, ma il contratto delle cooperative sociali.
Caos rifiuti Imperia-Pontedassio: parlano i sindacati
“Eravamo convinti che ci saremmo rivisti tutti per poter cercare di capire cosa vuole fare la Proteo di questi lavoratori. Purtroppo ci è stato comunicato che la Proteo sabato sera verso le 20.30 avrebbe mandato un’email in cui comunicava che oggi non si sarebbero presentati.
È stato fatto un verbale di mancata comparizione. Ci dicono che avevano proposto diversi appuntamenti. Nei primi non siamo andati perché a noi non ci era arrivata la comunicazione ufficiale. Sta di fatto che oggi si doveva parlare dei lavoratori che verranno assunti e che passeranno alla Proteo. Noi riteniamo che non ci siano le condizioni perché vogliamo vedere al lato pratico quanto i lavotori ci rimetteranno, se non ci rimetteranno saranno stati bravi, ma vogliamo vedere alla fine quale sarà il contratto.
Il nuovo appalto partirà da gennaio, loro continuano a dire che assumeranno con il contratto delle cooperative, ma noi sosteniamo che continuano a proporre il contratto FISE. Il contratto, secondo la legge, non dev’essere peggiorativo ma migliorativo. Staremo a vedere i fatti, noi saremo sempre uniti e coesi e vedremo alla fine chi ha ragione.
Gli scioperi annunciati per il momento rimangono confermati. Sono i lavoratori che ci chiedono di andare avanti per far rispettare quello che chiediamo”.