26 Dicembre 2024 16:17

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CONSIGLIO COMUNALE. FOSSATI SUL BILANCIO: “ABBIAMO AVUTO LA CONFERMA. LA TARES DOVRÀ ESSERE PAGATA INTEGRALMENTE”

In breve: Il capogruppo di Imperia Riparte: "Il Sindaco non ha ancora capito che amministrare una Città non è una partita a Monopoli, oppure un passatempo con gli amici tra un viaggio negli Usa e l’altro, bensì un compito complesso, soggetto a regole e procedure"

Fossati

Giuseppe Fossati, capogruppo di Imperia Riparte, ha preso posizione sul consiglio comunale tenutosi ieri, mercoledì 30 aprile. In particolare Fossati si è soffermato sulla pratica di approvazione del rendiconto consuntivo 2013.

Premesso che ieri, con la drammatica notizia della chiusura dalla Agnesi, sono successi fatti di tale importanza per la Città che fanno apparire quasi irrilevanti e vuote le discussioni in Consiglio Comunale, credo che una breve riflessione su quanto avvenuto ieri sia necessaria.
Il Consiglio Comunale di Imperia, con i soli voti della maggioranza, ha approvato il rendiconto consuntivo, nonostante la minoranza avesse posto una questione pregiudiziale, ovviamente respinta dalla maggioranza, di non votabilità della pratica per palese e conclamata violazione delle procedure regolamentari e di legge a garanzia dei cittadini per un corretto ed approfondito esame di una pratica così importante. Probabilmente la più importante per un Ente Locale e che, da quel poco che si è potuto capire, certifica, oltre a chissà quali altre problematiche che i consiglieri non sono stati posti in condizione di conoscere e valutare:
un crollo della disponibilità di cassa (da € 5.000.000,00 in cassa al 1.1.2013, al passivo di cassa -con conseguenti interessi passivi da pagare- per milioni di euro del 1.1.2014, dopo 7 mesi di amministrazione Capacci);
la conferma che la Tares 2013, nonostante i proclami e le vuote promesse di dicembre, dovrà essere pagata integralmente nell’importo delle cartelle inviate a novembre;
che, sulla carta, il Comune di Imperia ha maturato nel 2013 crediti tributari verso i propri cittadini per € 3.000.000,00, che non riesce ad incassare e non si sa se riuscirà ad incassare ed in quale misura.

A riprova che i Consiglieri non sono stati posti in condizione di esaminare correttamente tale pratica, del resto, è sintomatico il fatto che per la maggioranza sia intervenuta la sola Cons.Mezzera del PD, nota e stimata professionista del settore, la quale, peraltro, ha tra le righe correttamente ammesso come la procedura seguita non sia stata propriamente rispondente alla normativa.
Tutti gli altri non hanno proferito parola. Ciascuno può dare la sua lettura del perché.
Ne prendo atto, come prendo atto che il Sindaco, con la ormai nota ed usuale arroganza e supponenza, abbia bollato come “azzeccagarbugli” e “burocrati” i consiglieri di minoranza, facendo affermazioni che, sotto il profilo tecnico-amministrativo, lasciano basiti e fanno dubitare che nella Segreteria del Sindaco, peraltro ormai piuttosto sguarnita per il clima idilliaco che notoriamente si respira, siano reperibili i testi delle leggi dello Stato.
Probabilmente, come per le pratiche inviate ai consiglieri, hanno perso o non hanno trovato qualche pagina.
Il Sindaco, evidentemente, non ha ancora capito che amministrare una Città non è una partita a Monopoli, oppure un passatempo con gli amici tra un viaggio negli Usa e l’altro, bensì un compito complesso, soggetto a regole e procedure, dettate a tutela della corretta amministrazione e della legalità, che richiede, oltre ad aver ben chiaro che il Comune non è la propria azienda, soprattutto equilibrio, buon senso, umiltà e rispetto per tutti i soggetti coinvolti: cittadini, anzitutto, dipendenti e collaboratori, in secondo luogo, amministratori, di maggioranza, ma anche di minoranza, da ultimo.
Il Sindaco non lo ha ancora capito o fa finta di non averlo capito.
Mi dispiace, dieci mesi mi sembrava un tempo ragionevole per capirlo; vorrà dire che sarà mia cura farglierlo spiegare quanto prima dalla Magistratura amministrativa e contabile.

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