Imperia – Anche il sindaco Carlo Capacci è intervenuto questa mattina alla festa organizzata dalle rappresentanze sindacali in occasione della ricorrenza del primo maggio, festa dei lavoratori. Il sindaco, nel suo intervento, ha toccato il tema della crisi economica europea per poi soffermarsi sulla vicenda relativa alla chiusura dell’Agnesi.
“Effettivamente la nostra provincia ha dei seri problemi di lavori che derivano secondo me da molteplici fattori, uno è senz’altro quello che la nostra terra è stata terra di conquistati da parte di prenditori e non imprenditori che gradiremmo quindi non vedere più percorrere le nostre strade. E di questo l’amministrazione comunale che rappresento se ne farà carico per il futuro. Un altro problema più generale deriva dalla situazione economia europea e italiana che attraverso un periodo di crisi e quindi ci sono evidentemente delle ripercussioni anche sull’occupazione, però i dati, gli indicatori economici dicono che teoricamente sta per finire, quindi ci auguriamo di vedere quanto prima una ripresa.
Quello che potrà fare l’amministrazione comunale sul territorio comunale per incentivare le iniziative di chi vorrà intraprendere nuove attività e quindi di conseguenza creare nuovi posti di lavoro lo farà senz’altro. Abbiamo fatto già molte cose, anche piccole, per aiutare piccole attività ad iniziare e ci impegneremo nei limiti del possibile, delle nostre competenze, che non sono quelle del legislatore di Roma, per fare regolamenti e incentivare per quanto possibile la ripresa economica. C’è poi il tema del costo del lavoro, che è noto, in Italia e molto più caro che all’estero e qua è un problema che deve risolvere il Governo. Dobbiamo fare anche appello ai nostri governanti romani affinché cerchino di intervenire sulla leva fiscale affinché il costo aziendale del lavoro possa scendere, mantenendo inalterato, se non possibilmente aumentando il netto in busta paga dei lavoratori per aumentare il loro potere d’acquisto. Perché con poi potere d’acquisto è evidente che si splende di più e l’economia ne trae beneficio e riparte un motore che fa si che ci sia una crescita per tutti quanti. In ultimo la problematica dell’Agnesi. Imperia non si può permettere assolutamente di perdere lo stabilimento Agnesi. L’ho detto ieri in consiglio comunale, lo dico oggi qua.
“L’Agnesi fa parte della storia di questa città e quindi noi non permetteremo che l’Agnesi chiusa. Faremo tutto quanto in nostro potere per evitarlo. Io ieri ho lanciato una proposta in consiglio comunale che spero sia colta dalle persone di buon senso che abitano in questa città. Ho detto, tutti gli imprenditori imperiesi grandi e piccoli, si mettano insieme, io mi offro volontario per starci anche io, per salvare l’Agnesi. Ritengo che sia anche opportuno che si apra all’azionariato diffuso perché abbiamo esempi di questo tipo in altre realtà all’estero, ad esempio un caso di successo è stato quello della Chrysler negli Stati Uniti, dove i lavoratori e i sindacati avevano una grossa quota dell’azienda che stava per fallire e ora è nuovamente stabile economicamente e funziona. Io credo che in piccolo una proposta del genere se ben studiata e se accettata dal proprietario dello stabilimento, signor Angelo Colussi, possa essere perseguita e su questo noi ci impegneremo, mi impegnerò personalmente, per cercare di arrivare a questa conclusione. Ovviamente il pallino in mano ce l’ha il Gruppo Colussi che deve decidere cosa fare. Noi come amministrazione comunale abbiamo un pallino da giocare e glielo già detto una volta. A seconda di come andrà a finire al posto del pastificio Agnesi ci vedremo un bel parco”.
L’intervista di ImperiaPost al primo cittadino.
“È prevista una giornata di sciopero – ha detto il sindaco di Imperia – la settimana prossima sotto la fabbrica alla quale probabilmente passerò a fare una visita. Poi per motivi di lavoro sarò assente la settimana successiva e quindi ci sarà probabilmente una manifestazione con un alto coinvolgimento di persone intorno al 20-21-22 maggio alla quale parteciperò”.
Prima fila?
“Sì, bisogna tutelare i lavoratori e la storia della nostra città perciò sarò in prima fila”