28 Dicembre 2024 13:02

28 Dicembre 2024 13:02

RACCOLTA DIFFERENZIATA A DIANO MARINA: l’attacco del partito di Rifondazione Comunista contro l’assessore Bregolin

il_cimitero_dei_cassonettiSiamo dispiaciuti e anche un tantino sorpresi che l’assessore Bregolin non abbia “nulla da dire o da spiegare” e che si auspichi il rispetto delle condizioni dell’appalto. Noi crediamo, ma forse ci illudiamo, che un amministratore sia più interessato dal corretto rispetto se non addirittura ad un miglioramento del servizio reso alla collettività.

Crediamo anche che un amministratore che si rispetti di fronte a “qualche marginale disagio” debba mettere in campo qualche marginale sconto di bolletta, non si può far pagare un servizio che viene tolto o far pagare il prezzo pieno ad un servizio che viene ridotto, prova recente anche a Diano Marina la vicenda della bollettazione della depurazione delle acque.

Un amministratore che si rispetti deve anche tenere in considerazione che la popolazione di questo territorio, se si esclude il periodo turistico, è una popolazione con una media di età abbondantemente sopra i 65 anni e che tanta di questa popolazione ha anche delle vere difficoltà nell’affrontare anche solo qualche centinaio di metri per poter conferire i rifiuti, come si potrà sopperire a tanto disservizio?

Siamo davvero molto preoccupati non solo per la “città degli aranci” ma per tutti i comuni del Golfo Dianese, ad esempio Diano Castello che rischia di passare dagli attuali oltre 250 cassonetti ad una dislocazione di 20, massimo 22 moduli (ogni modulo contiene 3 cassoni grandi e due cassonetti molto più piccoli degli attuali) con un disservizio che sarà pressoché generale.

Non ci pare proprio per nulla il modo corretto di corrispondere alle popolazioni un servizio reale che sia almeno pari a quanto fino ad oggi avuto.

Vogliamo a questo punto fare delle proposte che vadano nella direzione di arrivare davvero a effettuare una raccolta che renda concretamente ai cittadini più facile differenziare i rifiuti e agli amministratori la possibilità di raggiungere e superare le percentuali di legge per la raccolta differenziata e magari diminuendo i costi di discarica arrivare ad alleggerire il prelievo dalle tasche dei propri amministrati.

I Comuni del dianese, a nostro parere, devono trovare una azienda diversa, che offra la possibilità di fare un servizio domiciliare o porta a porta, come comunemente si definisce, che consenta nel più breve tempo possibile di disdettare l’appalto o il contratto con questo il metodo di raccolta rifiuti proposto dalla Tradeco.

Se vi fosse una forte unione delle amministrazioni di questo territorio potrebbe anche bastare una rinegoziazione del modo di svolgere il servizio con la stessa Tra.De.Co.

Il metodo usato da questa società non può essere efficace in questo territorio perché presuppone ampi spazi per posizionare il modulo e per il carico e scarico dello stesso con il camion adatto, il nostro territorio fatto per larga parte di strade strette e non pianeggianti non consente un giusto adattamento al tipo di strumenti che la Tra.De.Co intende utilizzare.

Solo in questo modo vi potrà essere una concreta raccolta differenziata, laddove viene attuata questa procedura si hanno risultati notevoli, nella provincia di Imperia, ad esempio, il comune di Camporosso che da qualche anno utilizza questo metodo è da tempo tra i comuni con la percentuale migliore di tutta l’intera provincia, e non è un comune di chissà quale regione.

Gli esempi positivi e propositivi ci sono anche in questa nostra provincia, non si comprende perché o per come non si vogliono seguire o almeno “scopiazzare”.

Partito della Rifondazione Comunista – Circolo Dianese

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