L’ex legale della Go Imperia Enrico Panero ha querelato il sindaco di Imperia Claudio Scajola per le accuse lanciate ieri in consiglio comunale dal primo cittadino. Accuse che l’avvocato imperiese ha ritenuto diffamatorie.
In particolare, il sindaco Scajola ha accusato Panero di essere “responsabile di gravi danni” nel bilancio della Go Imperia.
Porto Turistico: l’avvocato Panero querela il sindaco Scajola
“Ieri sera, durante una cena di lavoro, venivo contattato da alcuni giornalisti in merito alle dichiarazioni del sindaco Scajola circa mie ”gravi responsabilità di bilancio” nella gestione della GoImperia Srl che avrebbe portato “guasti'(?)” enormi sul piano contabile.
Il Dott. Scajola, altresì, avrebbe riferito nel consiglio comunale di ieri sera che “siamo riusciti a fare cause per non pagamento” degli oneri di gestione del posto barca, in allora acquistato da Acquamare Srl, sub concessionaria di Porto di Imperia Spa.
Spesso e mal volentieri ho sentito il sindaco Scajola appropriarsi del motto di Luigi Einaudi “conoscere per deliberare”. Egli, purtroppo, dimostra di non conoscere o di essere male informato perché: (i) la GoImperia fa utili (è sufficiente leggere i bilanci) e potrebbe farne ancora di più recuperando i crediti vantati; (ii) le cause intentate contro i proprietari posto barca, diversamente da quanto affermato dal Sindaco, hanno sortito l’emissione di decreti ingiuntivi per cifre oltre il milione di euro; (iii) anche in assenza della barca sul posto barca, gli oneri di gestione andavano pagati ugualmente [gli oneri condominiali si pagano a prescindere dall’occupazione dell’appartamento (!)]; (iv) i mandati per attivare i procedimenti contro i proprietari posto barca sono stati, dapprima conferiti dal Dott. BALBO, Amministratore Unico della GoImperia, e poi ”su indicazione dell’amministrazione comunale” revocati dallo stesso A. U. della partecipata comunale.
La parcella “astronomica” afferisce a plurimi mandati conferiti e alle somme già liquidate da giudici di tutta Italia all’atto dell’emissione dei predetti decreti ingiuntivi.
Chiunque intenda far valere una propria ragione ne deve dare evidenza.
Il sindaco Scajola dovrà provare le gravissime e diffamatorie affermazioni sul mio conto enunciate durante la seduta pubblica e videoregistrata del consiglio comunale di ieri sera per cui ho sporto denuncia querela”.