5 Novembre 2024 15:23

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5 Novembre 2024 15:23

DIANO MARINA. PROSEGUE LA RACCOLTA FIRME CONTRO LA VENDITA DEI PARCHEGGI NELL’AREA DELL’EX CINEMA PERGOLA

In breve: "La raccolta firme è fortemente sentita dai cittadini. Siamo in possesso di ulteriori 6 fogli che saranno depositati in Comune. Ciò dimostra la bontà dell'iniziativa, che ha colto la rabbia popolare a dispetto di quanto asserito dall'Amministrazione Comunale"

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Prosegue la raccolta firme contro la vendita dei parcheggi dell’area ex Cinema Pergola a Diano Marina. “La raccolta firme contro la vendita dei 41 parcheggi pubblici dell’area ex Cinema Pergola è fortemente sentita dai cittadini. Siamo in possesso di ulteriori 6 fogli che saranno presto depositati in Comune – spiegano Guglieri, del Comitato Cittadino, e Tarable, del Comitato Spontaneo – Ciò dimostra la bontà dell’iniziativa, che ha colto la rabbia popolare a dispetto di quanto asserito dall’Amministrazione Comunale. Sull’argomento, infatti era intervenuto il vicesindaco Za, il quale aveva dichiarato di non capire la polemica e chi ha sollevato il caso avrebbe dovuto farlo prima. Ora siamo noi a non capire. L’opposizione alle delibere si fanno dopo averle lette e non certamente prima quando non esistono. Il vicesindaco ha la memoria corta. E’ vero che la precedente amministrazione aveva avuto la stessa intenzione e addirittura era comparsa un barra che impediva l’ingresso con la scritta ‘proprietà privata’. Allora la reazione dei cittadini fu molto forte con una nutrita raccolta di firme. Subito dopo calò il silenzio. Oggi l’Amministrazione Chiappori ha ripreso questa operazione insensata, voluta soltanto per far cassa, quando in tesoreria sono depositati dieci milioni di euro. Prendiamo atto che le osservazioni alla variante al PUC saranno vagliate dal Consiglio Comunale. Ciò deve valere anche per la delibera riguardante la trasformazione dei magazzini del centro in insediamenti di tipo turistico . Si tratta di un atto dovuto, perché, a nostro parere, le due delibere non rispettano le prescrizioni previste dalla legge regionale e pertanto sono illegittime“.

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