Ha la sua “cameretta”, i suoi giochi e le sue sciarpine per scaldarsi. Stiamo parlando di Priscilla, una simpatica maialina vietnamita che, da quando è cucciola, vive con Simona Bonino, 41enne imperiese, condividendo con lei moltissimi momenti quotidiani, proprio come un cane o un gatto.
Sulla carta, però, Priscilla può essere registrata solamente come “animale da consumo”, con le conseguenze del caso, e, proprio per questo, la sua padrona ha deciso di creare una pagina Facebook, intitolata “Riconoscimento dei Maiali come Pets”, sensibilizzando le persone sull’importanza di poter riconoscere i suini anche come animali da compagnia.
La storia di Simona e della maialina Priscilla, ecco il servizio di ImperiaPost:
L’intervista a Simona Bonino
Da quanto vive con te Priscilla?
“Ho comprato Priscilla a una fiera circa 1 anno fa. Da quel giorno vive con me e condividiamo ogni momento della giornata insieme, a parte quando vado al lavoro”.
Com’è avere un maialino per animale domestico?
“Non molto diverso da avere un cane, a dir la verità. Dorme nella sua “cameretta” in casa con me, la faccio uscire in giardino, facciamo lunghe passeggiate e giochiamo insieme. Alla sera la spazzolo, le do l’olio per la pelle secca e la coccolo. Per lei creo anche delle sciarpine di lana, per tenerle calda la “coppa”, ovvero la nuca. Ha un carattere molto forte, quindi bisogna darle delle regole, ma è molto intelligente. I maiali hanno l’intelligenza di un bambino di 4 anni”.
Quali sono le conseguenze di non poterla registrare come “animale da compagnia”?
“In caso di malattie non si può curare perché si presuppone che l’animale un giorno venga mangiato e che quindi i medicinali siano all’interno della carne. Questo finisce con il causare il fatto che molte persone non registrino gli animali, andando incontro a pesanti sanzioni, al sequestro e all’abbattimento dell’animale.
È una problematica che riguarda tantissime persone, in tutta Italia. Con la pagina Facebook cerchiamo quindi di far fronte comune per ottenere una legislazione diversa.
La convenzione di Strasburgo definisce cos’è un “animale da compagnia”, ovvero un animale che si sceglie di tenere per passione e amore. Un animale che va tutelato per quanto riguarda la salute. Vorremmo che ci fosse la possibilità di registrarli come animali non da consumo”.
Giampietro Sampietro, esperto Pet Therapy
“Il problema è prevalentemente di tipo culturale, perché ci sono animali che a seconda delle culture sono considerati da consumo o da compagnia. Pensiamo al cane, che in Asia si mangia, da noi invece sarebbe impensabile. Pensiamo al coniglio, che da noi si mangia, mentre in Nord Europa è assolutamente un “pet”. Tutti gli animali domestici possono essere “pet”.
Piera Poillucci, avvocato
“Un maialino, così come una pecora o una capra, per la legge esiste solo dal punto di vista “zootecnico”, nascono per finire nel piatto. Quello che vorremmo è che si potesse istituire, con una normativa regionale, un’anagrafe non zootecnica, così come per i cavalli”.