L’ex consigliere comunale e coordinatore del Gruppo Rifiuti Zero, Antonio Russo, ha inviato alla nostra redazione una lettera aperta per esprimere tutte le proprie perplessità relativamente al servizio di raccolta rifiuti porta a porta che, gestito dalla Teknoservice, prenderà il via il prossimo 1° febbraio.
Imperia: raccolta rifiuti porta a porta, i timori dell’ex consigliere Russo
“Fra pochi giorni dovrebbe partire il Porta a Porta e, visto come siamo messi, possiamo solo sperare in un miracolo. Si, perché solo un miracolo il 28 febbraio ci consentirà di traguardare il 65% della raccolta differenziata (cosi come previsto dall’art. 7 comma 1/e del nuovo capitolato speciale del SIA)
Ma come mai si è giunti a questo punto? Come si è riusciti a depauperare in pochi mesi un patrimonio di conoscenza e competenze che in questi anni si era riusciti a costruire? Il lavoro svolto dal Gruppo di Lavoro Rifiuti Zero si era dimostrato fondamentale nel riconoscere nei rifiuti, più che un problema, una risorsa.
In quest’ottica, infatti, era stato predisposto e realizzato, dalla Scuola Agraria del Parco di Monza, in strettissima collaborazione col nostro ufficio Ambiente, il progetto di riorganizzazione del Servizio Rifiuti Urbani (costatoci c.a. 48mila euro). Bastava quindi solo realizzarlo, seguendone pedissequamente le indicazioni, così come era pronto e disponibile il relativo piano di comunicazione (realizzato gratuitamente dal GDL Rifiuti Zero). Invece cosa si fa ? Si affida alla Teknoservice la realizzazione del Porta a Porta, che si impegna contrattualmente ad iniziare il PaP il 1° febbraio 2019 e a portare entro il 28 febbraio 2019 la RD al 65%!!!
La contropartita economica è un aumento del canone del 30%, da 550mila a 715mila euro al mese (sono 2 mesi che gli uffici si rifiutano di fornirmi le fatture, alla faccia della trasparenza!!!). Ovvero un aumento del servizio di circa 2 milioni di euro all’anno. Si è preferito quindi abbandonare un grande progetto coerente e affidabile, frutto di un anno di duro lavoro di professionisti qualificati e certificati e si è avviata una navigazione a vista affidandosi a gente senza esperienza specifica (se non vogliamo considerare come fondamentale i risultati raggiunti da piccole realtà) e capacità professionali ancora tutte da dimostrare, visto e considerato che da 3 anni ci tiene incollati al 35% di raccolta differenziata.
Il progetto della Scuola Agraria di Monza prevedeva che la raccolta domiciliare avvenisse solo nel 75% del territorio imperiese, mentre per il restante 25%, per lo più nelle frazioni, si sarebbe effettuato una raccolta di prossimità con il conferimento dei rifiuti presso Isole di Raccolta Stradali dotate di cassonetti chiusi con ‘chiave universale’ da distribuire a più utenze della medesima zona.
Il piano di comunicazione prevedeva l’avvio immediato della campagna di comunicazione e sensibilizzazione, a cominciare dal coinvolgimento degli amministratori condominiali, delle associazioni di categoria, degli alunni delle scuole primarie, delle associazioni di volontariato, dei cittadini tutti.
Inoltre, campagne continue di comunicazione con ogni mezzo, dai manifesti ai giornali cartacei e online, dalle radio alle tv locali. E invece niente di tutto ciò è stato realizzato, si è perso solo del tempo e ora, a pochi giorni dal big bang, ci si comincia ad agitare.
Già si parla di proroghe, peccato però che il nuovo canone sia stato attivato senza proroghe da 5 mesi. Ma il nuovo canone non era meglio farlo partire dal 1° febbraio 2019, con l’avvio del servizio?”.