Continuano serrate le verifiche e gli “interrogatori” dell’aliquota dei Carabinieri presso la Procura della Repubblica di Imperia nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal Sostituto Procuratore Luca Scorza Azzarà a seguito dell’esposto presentato dall’ex sindaco di Diano Marina Angelo Basso (oggi consigliere di minoranza, ndr) nei confronti dell’amministrazione Chiappori. Nelle scorse settimane è stato aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio. Secondo l’ex primo cittadino l’amministrazione a trazione leghista non avrebbe garantito accesso ai documenti richiesti e non avrebbe fornito le risposte alle interrogazioni nei tempi prescritti dalla Legge.
Diano Marina: inchiesta per omissione di atti d’ufficio, sentiti in Procura Carpano e Surace
Nella giornata di ieri, giovedì 24 gennaio, è stato ascoltato come persona informata sui fatti il consigliere con delega alle manifestazioni Davide Carpano, mentre nei giorni scorsi è stato convocato l’amministratore unico della G.M. Spa Domenico Surace.
Un secco “no comment”, da parte dell’avvocato Carpano mentre il sindaco Chiappori contattato da ImperiaPost ha dichiarato:“Basso ha fatto un esposto in Procura perché secondo lui non gli avremmo risposto alle interrogazioni e dato documenti. I carabinieri sono venuti in comune e abbiamo fornito loro tutte le risposte che cercavano. Se guardo al passato mi viene da sorridere su come venivano garantiti i diritti dell’opposizione.
Il problema non è Angelo Basso ma è chi ci va dietro, anche se non abbiamo nulla da nascondere queste sono menate. Mi chiedo se un Procuratore deve stare dietro a queste cose: l’accesso agli atti lo si fa in Comune ai dirigenti non al sindaco, così come alla G.M. Spa anche se è una partecipata dell’Ente. Mi chiede i titoli accademici abbia l’amministratore della G.M., io mi domando quali erano quelli di Zunino.
Poi sui parcheggi mi imputa di aver dato il servizio alla società in house, voglio solo ricordare che con l’ultimo affidamento fatto dalla sua amministrazione abbiamo perso un sacco di soldi. Sulla gestione dello Iat ha detto cose inesatte, Imperia non ha aperto due uffici e il personale che ha lavorato nelle ultime stagioni era operativo tutti i giorni della settimana rispondendo alle domande dell’utenza in più lingue e utilizzando il computer per fornire un servizio a 360°”.
Un fascicolo che sembra destinato all’archiviazione ma quello che rimane è certamente una situazione di conflittualità che va al di là della consueta dialettica politica: da una parte un consigliere 80enne che forse non ha ancora digerito la seconda sconfitta consecutiva e dall’altra un’amministrazione un po’ ingessata che dovrebbe pensare ad altro piuttosto che a frequentare, già lo ha fatto abbastanza in questi ultimi anni, i corridoi del tribunale di Imperia.