I giudici del Tribunale di Reggio Calabria che presiedono il processo sfociato dall’inchiesta “Breakfast” che vede imputato il sindaco di Imperia Claudio Scajola, insieme Chiara Rizzo (ex moglie di Amadeo Matacena, latitante a Dubai) e Mariagrazia Fiordelisi (segretaria di Matacena) e Mario Politi, per tentata inosservanza della pena di Amedeo Matacena, hanno accolto la richiesta del Pubblico Ministero Giuseppe Lombardo di far deporre tre collaboratori di giustizia: Cosimo Virgiglio, Giuseppe Lombardo (noto killer dell’ndrangheta) e Pasquale Nucera le cui parole dovrebbero, secondo l’accusa, sostenere la seconda accusa contestata dal magistrato reggino ovvero quella di “agevolare l’attività di un’associazione per delinquere segreta collegata all’associazione di tipo mafioso da rapporto di interrelazione biunivoca, destinata ad estendere le potenzialità operative del sodalizio di tipo mafioso in campo nazionale ed internazionale”.
In particolare Cosimo Virgiglio, ex massone e uomo di fiducia del clan Molè, è ritenuto dall’accusa un “teste chiave”, sarebbe stato lui a mettere in luce i presunti contatti di Scajola con il mondo della ‘ndrangheta e della massoneria, contatti che l’ex Ministro, va detto, ha sempre negato, anche in passato, di aver avuto.
Il tribunale, ha anche accolto in parte le richieste del legale di Chiara Rizzo, l’avv. Candido Bonaventura, il quale aveva chiesto alla corte di poter accedere al rito abbreviato per tutti i capi di imputazione. Il presidente del collegio Natina Praticcò ha però respinto tale richiesta concedendo la possibilità del rito alternativo a quello ordinario solo per la nuova aggravante fissando l’udienza del 18 marzo.
Anche le difese hanno ottenuto che vengano ascoltati nuovi testimoni. In particolare saranno chiamati a deporre l’ex ambasciatore Giorgio Starace, l’imprenditore Carmine Cedro, Giovanni Favilli e l’ispettore Di Domenico, un tempo capo scorta di Scajola e il sostituto commissario Giuseppe Gandolfo.
La prossima udienza è in programma per il prossimo 11 febbraio, giorno in cui sarà chiamato a deporre il primo collaboratore di giustizia.