Grande partecipazione questo pomeriggio in Comune a Imperia per il consiglio in cui si discuterà del futuro dell’area “Ex Agnesi ed ex Ferriere” presentata dalla minoranza consiliare. Decine gli ex lavoratori presenti e gli esponenti politici di “Potere al Popolo” e di “Rifondazione Comunista”.
All’interno della sala consiliare sono stati distribuiti alcuni volantini con le richieste dei due partiti politici.
ECCO IL TESTO DEL VOLANTINO
“Con l’acquisto dello stabilimento Agnesi nel 1999 COLUSSI ha terminato la sua raccolta di figurine… Dopo l’acquisto Colussi ha CHIUSO la fabbrica, togliendo il lavoro a circa 300 famiglie. Nessuno ha reagito perché 4 dirigenti della Colussi, Confindustria Imperia e CGIL, CISL, UIL e RSU hanno firmalo (nel 2016) un accordo in cui si impegnavano a ricollocare e riassumere tutti e tutte (pur non considerando i lavoratori delle cooperative e dell’indotto).
Questo accordo non è mai stato messo in pratica. Ma il 28 settembre 2018 la Colussi ha INTERAMENTE CEDUTO lo stabilimento Agnesi alla sua società IMMOBILIARE Schiva srl, che da statuto si occupa di costruzione, gestione ed esercizio di centri commerciali e turistici. Per completare la «raccolta» manca quindi solo la cancellazione dell’area Agnesi dalla zonizzazione D (industriale-produttiva) del Piano Regolatore.
CHIEDIAMO che si apra una nuova e seria trattativa tra la città di Imperia e Colussi e che l’amministrazione comunale NON rimuova l’area Agnesi dalla zonizzazione D né proceda ad avviare la formazione del nuovo PUC in assenza di un contratto preciso tra la città e Colussi”.