La città di Imperia sta vivendo il suo giorno più lungo in attesa dell’avvio del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Peccato che non si tratti di una attesa carica di aspettative nel desiderio di vedere all’opera un servizio di raccolta migliore di quello attuale (ci vorrebbe pure poco visto quanto è già scadente) ma dell’ansia di chi non capisce cosa succederà di li a poche e fa previsioni fosche – Così in una nota stampa Lucio Sardi, segretario provinciale di Sinistra Italiana ed ex membro del cda di GoImperia, in vista dell’imminente avvio del nuovo servizio di raccolta rifiuti “Porta a Porta”.
Raccolta rifiuti “porta a porta”: l’affondo di Lucio Sardi
“Per questo la giornata che precede l’avvio della “rivoluzione” annunciata da Scajola sui rifiuti, più che essere quella che annuncia il successo di una imponente ed ambizione operazione di riorganizzazione della città, ha il clima dell’attesa del disastro annunciato. Non quindi un D day mutuato dall’imponente operazione dello sbarco degli alleati in Normandia nella seconda guerra mondiale, ma un B day che segna la qualità del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e del modo con cui ci si è preparati al suo avvio.
Un sistema di serie B perché non prevede di utilizzare i più avanzati sistemi di raccolta e di monitoraggio della qualità dei conferimenti dei rifiuti sperimentati con successo anche in altri comuni della zona.
Un percorso di serie B nell’informazione e formazione dei cittadini alla corretta gestione della raccolta differenziata, con poche occasioni di incontro e scarse informazioni su come comportarsi.
Un’organizzazione di serie B nella fondamentale fase di collaborazione con gli amministratori di condominio, pure accusati dal Sindaco di essere poco collaborativi, per programmare una efficace distribuzione dei contenitori per la raccolta dei rifiuti.
Un gestore di serie B del sistema della raccolta dato che è in regime contrattuale di deroga, che nei mesi scorsi non ha certo brillato nelle modalità di gestione del più semplice servizio di raccolta vigente, e che ha conseguentemente dimostrato nella fase di avvio del nuovo scarsa professionalità ed impegno.
Una classe B di qualità di costo del sistema per i cittadini in quanto garantirà solo maggiori proventi per Teknoservice a carico dei cittadini e nessuna certezza in termini di riduzioni di costi di conferimento in discarica.
Un effetto lato B per i lineamenti degli amministratori della città che negano contro ogni evidenza che il nuovo sistema di raccolta sia grossolano e carente e che in città regni una incredibile confusione e preoccupazione, e che si rifiutano sdegnatamente di prevedere almeno un suo graduale avvio o rinvio.
La cronaca di queste ore ci segnala di cittadini spauriti che hanno senza successo cercato i bidoni “carrellabili” che dovrebbero essere stati sistemati negli androni dei condomìni più numerosi, senza che qualcuno si sia posto il problema della presenza o meno di spazi idonei. Alcuni colti da attacchi di bile quando vengono a sapere della distanza tra le proprie abitazioni ed i punti di conferimento e della necessità di marchiare i propri mastelli per evitare che vengano “rapiti” da altri abitanti della zona.
Si diffonde l’invidia per il parente o conoscente che magari ha spazi condominiali idonei alla collocazione dei “carrellabili” condominiali e li ha già sotto casa, da parte di chi non sa dove metterli, o tra chi vive in condomini con androni capienti ma che non raggiungono “quota 8” ed è costretto a cercare disperatamente posti nella propria abitazione dove collocare ingombranti mastelli domestici.
Titolari di imprese o di uffici professionali rosi dal dubbio di non aver adempiuto a tutte le comunicazioni necessarie dato che non hanno ricevuto nessun contenitore da Teknoservice che cominciano a ipotizzare di portarsi a casa i rifiuti ed utilizzare i mastelli o i carrellabili domestici.
A fronte di questo scenario tragicomico il Sindaco Scajola non mostra segnali di cedimento, mantiene ferme le proprie posizioni, richiama all’ordine gli amministratori di condominio “che guadagnano belle cifre” ed osano pure denunciare il rischio di una imminente disfatta.
Forse il nostro sindaco si immagina come un comandante in capo che guida la città con piglio autoritario verso un radioso futuro. Peccato che a vedere il contesto il sindaco appaia come un Custer maldestro che, inebriato dalla smania di successi fulminei, conduce tutti verso la disfatta.
Abbandonando l’ironia consolatoria con cui si è descritto l’avvilente scenario che abbiamo di fronte ci auguriamo che un ultimo barlume di ragionevolezza colga l’amministrazione Scajola e che il nuovo sistema entri di fatto a regime in modo graduale, evitando di far vivere settimane di caos alla città e che, dalla verifica dei risultati di questa operazione, si possa partire per correggere almeno gli errori più evidenti del sistema.
Perché Imperia ha bisogno di un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti col sistema del porta a porta che consenta di riportarci a livelli di differenziata da paese civile e non di soluzioni pasticciate e frettolose”.
Sinistra in Comune – Sinistra Italiana