“La prima canzone la scrissi a 7 anni su un quaderno, ma non mi piaceva e la strappai”. Così si racconta Irama, vincitore di Amici 18, a seguito della prima serata del 69° Festival di Sanremo, durante la conferenza in Sala Stampa Lucio Dalla.
Irama si è prestato ben volentieri all’intervista con i cronisti presenti, ma è rimasto sempre vago sul tema “Amici” e sull’amicizia con Einar, con lui concorrente nel programma di Maria De Filippi, anche lui sul palco di Sanremo quest’anno.
Sanremo: Irama con “La ragazza col cuore di latta”
“La canzone è nata in Salento, conoscendo una ragazza malata di cuore. Ecco quindi la metafora del cuore di latta, di un cuore artificiale.
Mi piace pensare che non sia solo una storia, ma migliaia di storie che riguardano tante donne. Ho voluto raccontare una verità, non è una denuncia.
Vi racconto un aneddoto. Ero nei camerini che aspettavo di esibirmi, quando il coro Gospel è entrato e ha pregato. È stato un momento bellissimo che mi ha fatto commuovere.
Sono nato con i cantautori, i miei punti di riferimento sono stati Guccini e De Andrè, mi sono poi avvicinato all’hip hop con l’adolescenza. Ci incontravamo sotto i portici a cantare.
Io cantante influencer? Non credo. Credo che i social siano importanti per tenere aggiornate le persone che ti seguono. Vanno usati in maniera intelligente. È un bel mondo, ma che non mi appartiene.
Fare il cantautore è una responsabilità, perché le parole hanno un peso.
La canzone “Rolex” mi appartiene in modo particolare. C’era chi diceva che non potevo averla scritta io, perché sono troppo giovane. È uno dei testi a cui sono più legato, dove sputo la realtà.
Sono tornato a Sanremo, dove sono nato tra le giovani proposte. Ho ancora tanto da imparare.
La prima canzone la scrissi a 7 anni su un quaderno, ma non mi piaceva e la strappai”.
La diretta in sala stampa
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