“È un tentativo di entrare nella parte più nera dell’animo di un 16enne”. È il commento di Daniele Silvestri, durante la conferenza stampa di oggi, dopo le prime due serate della 69ª edizione del Festival di Sanremo.
Sanremo 2019: Daniele Silvestri con “Argentovivo”
Il brano
“È un tentativo di entrare nella parte più nera dell’animo di un 16enne. So che c’è il rischio di un vuoto cosmico, in parte virtuale, in parte assecondato. C’è il rischio che si spenga quella fiamma che abbiamo chiamato “argento vivo”, non solo come patologia, ma come energia vitale che ogni adolescente ha dentro di sè.
Argentovivo
“Qual è il segreto per mantenerlo? La passione per la musica era un faro illuminante e lo è ancora adesso.
Cosa mi aspetto da Sanremo? Vincente la scommessa di riuscire a raccontare una storia, renderla credibile, non farla passare invano”.
Sul palco c’è una sorta di passaggio di testimone con Rancore. Io lo sveglio e lui parte con un’energia che forse non ho mai avuto.
C’è parte di autobiografia, essendo padre di due adolescenti. Ma c’è anche uno sguardo sul mondo intorno, sulla generazione dei giovani di oggi.
Non è il mio punto di vista, ma quello di un 16enne immaginario.
Per quanto riguarda i genitori, dovrebbero imparare ad ascoltare”.
Rancore
“Quando Daniele mi evoca sul palco, io parlo del flusso di coscienza del 16enne, con una raffica di rime e parole”.
