Atti persecutori sulle vicine di casa, condannati marito e moglie. È successo questa mattina in Tribunale a Imperia.
Le vittime, madre e figlia, costituitesi parti civili, erano difese dall’avvocato Eva Rocca.
Atti persecutori sulle vicine di casa: il processo in Tribunale a Imperia
Gli episodi hanno avuto inizio nel 2012, protraendosi fino al 2018. A mettere in atto le condotte persecutorie sono stati marito e moglie, ai danni delle vicine di casa, due donne, madre e figlia (quest’ultima all’epoca 20enne), rispettivamente sorella e nipote dell’uomo.
In particolare, la coppia, in maniera continuativa, insultava e denigrava le due donne, le riprendeva con cellulare o telecamere poste in area comune come il giardino, e fotografava le targhe degli ospiti delle vicine.
A causa di questi episodi, che con il tempo sono andati ad aumentare, madre e figlia hanno dovuto cambiare le abitudini di vita, accusando un notevole stress psico-fisico. La giovane, inoltre, ha recentemente traslocato.
Marito e moglie sono stati condannati, per i reati di stalking e interferenze illecite nella vita privata, questa mattina in Tribunale a Imperia, dal giudice Chiara Bosacchi (Pm Antonella Politi) rispettivamente a 10 e 9 mesi di reclusione, oltre alla condanna a una provvisionale di 5 mila euro per la madre e 4 mila per la figlia.