18 Novembre 2024 04:18

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18 Novembre 2024 04:18

Imperia, porta a porta: “Bilancio catastrofico”. Esplode la rabbia degli amministratori di condominio/Foto e video

In breve: Per redigere un primo quadro della situazione, gli amministratori hanno deciso di convocare i giornalisti spiegando le difficoltà che devono affrontare ogni giorno.

“Il primo resoconto è stato in parte catastrofico”. È questo, in estrema sintesi, il bilancio degli amministratori dei condomini di Imperia riguardo al servizio di raccolta rifiuti porta a porta, avviato a Imperia il primo febbraio 2019.

Porta a Porta: criticità e polemiche a Imperia

A distanza di 12 giorni dall’avvio del servizio di raccolta rifiuti porta a porta nella città di Imperia, non si placano le polemiche e le segnalazioni di problematiche da parte dei cittadini.

Un gruppo di amministratori, rappresentanti circa il 60% dei condomini imperiesi, per oltre mille stabili, ha più volte fatto presente all’amministrazione le criticità esistenti, chiedendo, prima dell’avvio, una proroga per consentire un’organizzazione più completa. Proroga, però mai concessa.

Per redigere un primo quadro della situazione, gli amministratori hanno deciso di convocare i giornalisti spiegando le difficoltà che devono affrontare ogni giorno.

Porta a Porta: parla l’amministratore Michele Parisi

“A distanza di pochi giorni dall’avvio la cittadinanza comincia a dare dei segnali di insoddisfazione. Siamo portavoce dei cittadini di Imperia che amministriamo, almeno in parte. Il servizio reso, almeno in parte, ha dato risultati pessimi. La gente è insoddisfatta per il servizio ricevuto”.

Problemi di comunicazione

Ci è stata chiesta collaborazione da Comune e Teknoservice e l’abbiamo fornita, anche di più. Abbiamo dato una mano nella comunicazione, nella comprensione delle metodologie, ma, nonostante questo, ci sono stati tanti problemi comunicativi. In particolare modo per quanto riguarda la collocazione dei bidoni.

Le informazioni che ci venivano date mutavano ogni giorno, quindi ci risultata difficile a nostra volta rispondere ai cittadini. Anche a livello politico, spesso le informazioni dei vari assessori cambiavano a seconda del cittadino. Capitava che la Teknoservice desse un’informazione e il Comune un’altra. 

Incontro con il sindaco Scajola negato

Volevamo un incontro diretto con il sindaco, per esporgli le problematiche a livello collaborativo, ma ci è stato negato, dicendo che “non posso andare con il sindaco”. La comunicazione è arrivata ieri mattina. Questo mi dispiace perché il mio tono non era né polemico né politico. Era un tono collaborativo per dimostrare con i fatti che alcune aree di Imperia hanno delle tipicità che non possono essere risolte con l’applicazione di un caso standard.

Abbiamo avuto un’enorme quantità di contatti telefonici, a cui abbiamo risposto con la massima disponibilità.

Il primo resoconto è stato in parte catastrofico.

Avremmo avuto bisogno di un tempo maggiore per organizzarci. Ci sarebbe stato bisogno di un’assemblea condominiale per esaminare con i vari condomini le varie metodologie. Spesso ci siamo trovati nella condizione di dover decidere noi i luoghi.

A fronte di nostre numerose interrogazioni tramite “Pec”, sono ancora zero le risposte da Teknoservice e Comune.

Ci è stata la possibilità di un incontro il prossimo 20 febbraio presso la sala consiliare del Comune di Imperia, dove dichiareremo le criticità e le possibili soluzioni in modo univoco per tutti gli amministratori. 

Problematiche più frequenti

La collocazione dei carrellati a seconda dei condomini; la difficoltà nella logistica; la problematica dei mastelli, dato che spesso sono oggetto di lordamente e danneggiamento, con conseguenze di pericoli per la salute; difficoltà per i più anziani a trasportare i mastelli al punto di raccolta più vicino; mancati ritiri; mancano ancora le serrature a molti condomini; le serrature sono pressoché uguali, quindi può succedere che qualcuno potrebbe aprire il carellato di un altro condominio, conferendo in modo scorretto; i ferramenta riescono a realizzare 60 chiavi al giorno, quindi ci vuole tempo; il numero verde è quasi sempre occupato o disattivo, quindi i cittadini chiamano noi, per questo forse hanno creato il servizio WhatsApp; in alcune zone (ad esempio via della Repubblica, via Don Abbo, piazza Dante) non si sa ancora se il servizio avverrà tramite carrellati o mastelli.

Ribadiamo ancora una volta che siamo tutti favorevoli al Porta a Porta e siamo estremamente collaborativi”. 

 

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