La scorsa settimana, nella zona di via Martiri, un uomo di circa ottanta anni veniva avvicinato da un giovane magrebino il quale, fintosi conoscente dell’anziano per attirare la sua attenzione, lo spingeva contro il muro per immobilizzarlo, sottraendogli così il portafogli.
A pochi metri il complice lo attendeva su uno scooter sul quale i due si allontanavamo immediatamente facendo perdere le proprie tracce.
Dalla dinamica e dalla descrizione del rapinatore fornita dalla vittima, gli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato sanremese ricostruivano la vicenda e collegavano l’episodio ad analoghi avvenuti in passato con le stesse modalità.
Elaborando gli indizi, si mettevano altresì alla ricerca del mezzo che era stato utilizzato per fuggire, descritto con accuratezza da alcuni testimoni.
Grazie a un meticoloso lavoro di verifica, gli agenti riuscivano così a risalire agli autori della rapina che, riconosciuti anche dalle vittime, venivano denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
Presso la loro abitazione, nel corso di una perquisizione delegata dal Pubblico Ministero, venivano inoltre rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati al momento del compimento del reato.
Anche in questo caso è stata essenziale la descrizione dettagliata della vittima e la tempestività nel formalizzare la denuncia, elementi importanti per gli investigatori per individuare gli autori del crimine.