24 Dicembre 2024 02:20

24 Dicembre 2024 02:20

Imperia, crisi Rivieracqua: nuovi guai, scatta la diffida dei costruttori edili. “Stanchi di portare il peso della responsabilità di altri”

In breve: Le imprese edili locali creditrici vivono giornate pesanti, dopo il deposito da parte della società del piano concordatario in Tribunale

Il processo di arrivare ad un gestore unico dell’acqua pubblica per la Provincia di Imperia si fa sempre più complesso, in quanto oltre agli interessi di parte dei vari gestori misti (Amat, Aiga, Amaie), pesa come un macigno l’imponente debito di Rivieracqua.

Le imprese edili locali creditrici vivono giornate pesanti, dopo il deposito da parte della società del piano concordatario in Tribunale, in cui le ipotesi di soddisfazione dei loro crediti variano dal 36 al 50% nella migliore dell’ipotesi.

Quello che emerge chiaramente dall’attuale quadro societario è che gli errori della politica locale vengano posti a carico delle imprese del territorio, ossia dei lavoratori e delle famiglie che ruotano intorno al settore dell’edilizia, ma ora, dopo il deposito di un piano concordatario inaccettabile spetterà alla magistratura verificare se ci siano delle responsabilità penali o contabili nella decisione di pagare solo il 36 o il 50% ai creditori.

Increduli del persistente mancato conferimento in Rivieracqua delle società pubbliche Amaie, Secom, (nonostante i termini imposti siano scaduti da più di un anno!), che avrebbe già potuto permettere una consistente capitalizzazione della società, peraltro, ci si chiede come si possa prevedere un piano concordatario in cui inserire come creditori anche il riscatto delle società miste AMAT e AIGA per il loro intero valore (sia parte privata sia parte pubblica).

Non solo.  Non si comprende, e tantomeno condivide, la ratio di presentazione di un piano concordatario per una società, quale Rivieracqua, che avrebbe potuto evitare il dissesto semplicemente rispettando quanto prescritto nelle convenzioni con i Comuni, ossia, nelle more del conferimento delle società municipalizzate, interessare l’Autorità d’ambito territoriale per la nomina di un Commissario ad acta che si impegnasse nel processo di conferimento dell’effettiva gestione del servizio idrico e delle necessarie somme di denaro per adempiere alle obbligazioni assunte con le imprese.

Stanchi di portare il peso della responsabilità di altri, le imprese di ANCE IMPERIA, creditrici nei confronti di Rivieracqua, tramite i propri legali, stanno mettendo in atto tutte le azioni possibili affinché le conseguenze di una mala gestione non ricadano sulle imprese del territorio, sui loro lavoratori, sulla cittadinanza.

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