L’Amministrazione comunale va controcorrente nella lotta alla ludopatia, patologia universalmente considerata un pericolo per la comunità – Così in una nota stampa la consigliera del Movimento 5 Stelle del Comune di Imperia, Maria Nella Ponte, in merito alla decisione della Giunta Scajola di cancellare gli sconti del 10% sulla Tari per i locali “no-slot”.
Spariscono gli sconti sulla Tari per i locali “no slot”: l’intervento di Maria Nella Ponte
“E’ inopportuna e ingiustificabile la revoca dell’agevolazione sulla tariffa TARI alle attività che danno un contributo fondamentale alla prevenzione nella lotta alla ludopatia e azzardodipendenza rinunciando ai lauti introiti che l’installazione delle “macchinette” garantisce.
Ludopatia e azzardodipendenza sono termini ormai entrati nel gergo comune, tanta è la diffusione di tali forme di dipendenze dal gioco d’azzardo anche tra i giovani. Riconosciute come patologie dal punto di vista medico, oltre a costituire la rovina finanziaria dei soggetti colpiti spesso hanno effetti preoccupanti anche sulla loro salute mentale oltre ad un pesante impatto sulla famiglia della quale fanno parte e sulla comunità locale.
La stridente controtendenza dell’Amministrazione Comunale imperiese rispetto alle iniziative intraprese dalle Istituzioni a tutti i livelli nella lotta alla ludopatia è evidente se ci si guarda intorno:
- – i ministeri competenti hanno deciso di avviare campagne specifiche contro la ludopatia
- – il Questore Cesare Capocasa ha disposto capillari controlli compiuti dalla polizia nelle scorse settimane
- – i Comuni nel 2018 hanno organizzato a Imperia e Sanremo degli incontri per la sensibilizzazione sulla dipendenza patologica da gioco organizzato con il coinvolgimento della sezione locale della Associazione Giocatori Anonimi, degli specialisti del SERT
- – i Sindaci dei Comunig limitrofi emettono ordinanze per limitare l’uso delle slot
- – la Regione istituisce l’Osservatorio sul Gioco d’Azzardo Patologico.
I dati statistici e oggettivi evidenziano chiaramente che in regione Liguria e in provincia di Imperia sin dal 2016 è in corso un’emergenza ludopatia sia per i volumi di denaro che confluiscono nel settore, in media di 1.215 euro per abitante nel 2017 e siamo ottavi nella classifica italiana, sia per l’aumento del 300% dei malati cronici in Liguria negli ultimi 5 anni e questo dato rappresenta solo la punta dell’iceberg, poiché solo una piccola parte dei ludopatici trova il coraggio di chiedere aiuto per uscire dal circolo vizioso della dipendenza dal gioco. Le persone affette da ludopatia sono purtroppo molto più numerose.
Le istituzioni a tutti i livelli hanno la responsabilità e il dovere sociale oltre che morale di riconoscere l’esistenza del problema e affrontarlo.
L’amministrazione comunale imperiese è ben consapevole dei danni che derivano dalla ludopatia e dovrebbe cogliere la preziosa opportunità che la prevenzione rappresenta”.