13 Novembre 2024 12:26

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13 Novembre 2024 12:26

Imperia, controllore aggredito: la rabbia dei sindacati. “Bus terra di nessuno. Sputi, botte e insulti, situazione insostenibile”

In breve: "Chiederemo un incontro a Prefetto, Questore e azienda. Chiediamo un intervento risolutivo da parte delle autorità".

“Questo è l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di autisti e controllori della Rt. Gli autobus ormai sono terra di nessuno, tra botte, sputi e insulti”. E’ una presa di posizione netta, di condanna, quella dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa, a seguito dell’aggressione subita da un controllore, ieri, giovedì 14 febbraio su un autobus della Riviera Trasporti a Caramagna, frazione di Imperia.

Controllore aggredito sul bus: la rabbia dei sindacati. “Situazione insostenibile, chiederemo un incontro a Prefetto, Questore e azienda”

“Autisti e controllori – tuonano i sindacati – sono quotidianamente vittime di comportamenti inaccettabili, dagli sputi, alle aggressioni, sino agli insulti, solo perché ‘colpevoli’ di aver chiesto il titolo di viaggio.

Questa situazione è intollerabile, non solo per quel che concerne i dipendenti Rt, ma anche per quel che riguarda l’utenza. C’è chi paga, giustamente, il biglietto, o l’abbonamento, e ha diritto di viaggiare sul pullman in sicurezza. Gli autobus non possono essere preda di gruppi o di singole persone con comportamenti violenti.

E qui non si parla di stranieri, attenzione. Non si deve generalizzare. Si parla di italiani e stranieri, senza distinzione. Chiederemo un incontro a Prefetto, Questore e azienda. Chiediamo un intervento risolutivo da parte delle autorità. Interventi concreti e duraturi, non spot che non portano da nessuna parte. Anche perché si sta avvicinando la stagione estiva che, notoriamente, ci ha sempre creato grandi problemi sotto il profilo della sicurezza. 

Soluzioni? Intanto i servizi di controlleria devono essere sempre fatti in due. Un controllore solo non basta più. Le risposte sulla sicurezza ce le devono dare le autorità. Vogliamo che si metta fine a questa situazione”.

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