15 Novembre 2024 02:29

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15 Novembre 2024 02:29

Imperia: asili nido, gestione ai privati. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista:”scellerata decisione, pronti ad una mobilitazione per far sentire la nostra voce”

In breve: Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, in merito alla decisione del sindaco Scajola di affidare la gestione degli asili nido comunali ai privati, per risanare il bilancio. 

“Ancora risuona nell’aria l’eco della mozione Baldassarre contro la legge 194. Ribadiamo che quella è una legge di civiltà per la quale rivendichiamo la piena attuazione contro quello che voleva essere un attacco diretto alla libera determinazione e autonomia delle donne. Questa Amministrazione non concede tregua ed attacca i cittadini e le cittadine con un’altra sciagurata iniziativa annunciata qualche giorno fa è la privatizzazione degli asili nido” – Così in una nota stampa, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, in merito alla decisione del sindaco Scajola di affidare la gestione degli asili nido comunali ai privati, per risanare il bilancio

Asili nido ai privati: l’intervento di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista

“Il copione si ripete, l’adagio il medesimo: bisogna fare cassa. Il Sindaco che già ha segnato le sorti di questa città, vergognosamente ed inesorabilmente collocata agli ultimi posti delle graduatorie nazionali per vivibilità, servizi sociali e sensibilità alla cultura, emana un’ennesima e scellerata decisione, non ancora pago dei danni provocati dalla pratica delle esternalizzazioni: privatizzare il servizio degli asili-nido.

Con la solita scusa delle difficoltà di cassa, la giunta Scajola al governo di questa città da decenni, inesorabilmente, collocata agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali per vivibilità, servizi sociali e sensibilità alla cultura, decide di affidare ai privati il servizio degli asili-nido; un servizio delicatissimo, sia perché coinvolge bambini tra 3 e 36 mesi, sia perché è un servizio pubblico di cruciale importanza per le lavoratrici e lavoratori.

Questa Amministrazione che per rappresentarsi ha utilizzato il celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo, cede ai privati quello che è un esigibile servizio pubblico di cruciale importanza per le lavoratrici e lavoratori.

Sono gettati alle ortiche anni di esperienza e le professionalità consolidate delle educatrici dei nidi. Qualora si procedesse, come annunciato, alla privatizzazione, il servizio non potrà che peggiorare in qualità del servizio e tariffe applicate, come da copione per ogni esternalizzazione dei servizi pubblici. Siamo avvezzi alla qualità scadente dei servizi sociali quando affidati ad imprese private. È evidente che nulla insegnano i terribili fatti di cronaca e che per questa Amministrazione le poste di bilancio valgono più delle persone.

Il sacrificio è sempre imposto ai servizi sociali, incuranti che questi debbono essere in capo All’Istituzione pubblica e alla sua responsabilità inderogabile di provvedere alla formazione continua, all’aggiornamento e alla necessaria supervisione del personale addetto alla cura dei bambini e in generale alla cura delle persone.

Le imprese private hanno come obiettivo prioritario il raggiungimento del profitto attraverso la riduzione dei costi. Persino banale ripetere, quella che è sotto gli occhi di tutti un’evidenza.

In proposito non possiamo non segnalare il regime di ignobile sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della Seris, cui è affidata la gestione delle mense scolastiche società in ‘house’ del Comune, cui è affidata la gestione delle mense scolastiche.

Di fronte all’evidenza drammatica di risanamento di numerosissimi ambiti dello Stato Sociale, l’Amministrazione Comunale abdica con arroganza e spavalderia al proprio ruolo pubblico di ente erogatore di servizi.

Cosa importa se gli edifici scolastici cadono a pezzi testimoniando un degrado inaccettabile? Cosa importa se mancano palestre e luoghi di aggregazione che siano pienamente agibili e fruibili dalla cittadinanza tutta? Cosa importa se in città le barriere architettoniche non sono state ancora rimosse con grave deprivazione di diritto al ben-essere per tutte le persone?

Non ancora paghi del disastro è ora il turno di smantellare uno degli ultimi pezzi: asili nido pubblici
Si vuol fare di Imperia “la città della Vita”, distribuendo DENARI PUBBLICI alle associazioni cattoliche anti-abortiste e privatizzando i nidi. Strano modo di fare gli interessi dei cittadini e delle cittadine e di promuovere LA VITA. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista si mobiliteranno contro questa ennesima e scellerata manovra, facendo sentire la sua voce”.

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