“Ancora risuona nell’aria l’eco della mozione Baldassarre contro la legge 194. Ribadiamo che quella è una legge di civiltà per la quale rivendichiamo la piena attuazione contro quello che voleva essere un attacco diretto alla libera determinazione e autonomia delle donne. Questa Amministrazione non concede tregua ed attacca i cittadini e le cittadine con un’altra sciagurata iniziativa annunciata qualche giorno fa è la privatizzazione degli asili nido” – Così in una nota stampa, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, in merito alla decisione del sindaco Scajola di affidare la gestione degli asili nido comunali ai privati, per risanare il bilancio.
Asili nido ai privati: l’intervento di Potere al Popolo e Rifondazione Comunista
“Il copione si ripete, l’adagio il medesimo: bisogna fare cassa. Il Sindaco che già ha segnato le sorti di questa città, vergognosamente ed inesorabilmente collocata agli ultimi posti delle graduatorie nazionali per vivibilità, servizi sociali e sensibilità alla cultura, emana un’ennesima e scellerata decisione, non ancora pago dei danni provocati dalla pratica delle esternalizzazioni: privatizzare il servizio degli asili-nido.
Con la solita scusa delle difficoltà di cassa, la giunta Scajola al governo di questa città da decenni, inesorabilmente, collocata agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali per vivibilità, servizi sociali e sensibilità alla cultura, decide di affidare ai privati il servizio degli asili-nido; un servizio delicatissimo, sia perché coinvolge bambini tra 3 e 36 mesi, sia perché è un servizio pubblico di cruciale importanza per le lavoratrici e lavoratori.
Questa Amministrazione che per rappresentarsi ha utilizzato il celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo, cede ai privati quello che è un esigibile servizio pubblico di cruciale importanza per le lavoratrici e lavoratori.
Sono gettati alle ortiche anni di esperienza e le professionalità consolidate delle educatrici dei nidi. Qualora si procedesse, come annunciato, alla privatizzazione, il servizio non potrà che peggiorare in qualità del servizio e tariffe applicate, come da copione per ogni esternalizzazione dei servizi pubblici. Siamo avvezzi alla qualità scadente dei servizi sociali quando affidati ad imprese private. È evidente che nulla insegnano i terribili fatti di cronaca e che per questa Amministrazione le poste di bilancio valgono più delle persone.
Il sacrificio è sempre imposto ai servizi sociali, incuranti che questi debbono essere in capo All’Istituzione pubblica e alla sua responsabilità inderogabile di provvedere alla formazione continua, all’aggiornamento e alla necessaria supervisione del personale addetto alla cura dei bambini e in generale alla cura delle persone.
Le imprese private hanno come obiettivo prioritario il raggiungimento del profitto attraverso la riduzione dei costi. Persino banale ripetere, quella che è sotto gli occhi di tutti un’evidenza.
In proposito non possiamo non segnalare il regime di ignobile sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici della Seris, cui è affidata la gestione delle mense scolastiche società in ‘house’ del Comune, cui è affidata la gestione delle mense scolastiche.
Di fronte all’evidenza drammatica di risanamento di numerosissimi ambiti dello Stato Sociale, l’Amministrazione Comunale abdica con arroganza e spavalderia al proprio ruolo pubblico di ente erogatore di servizi.
Cosa importa se gli edifici scolastici cadono a pezzi testimoniando un degrado inaccettabile? Cosa importa se mancano palestre e luoghi di aggregazione che siano pienamente agibili e fruibili dalla cittadinanza tutta? Cosa importa se in città le barriere architettoniche non sono state ancora rimosse con grave deprivazione di diritto al ben-essere per tutte le persone?
Non ancora paghi del disastro è ora il turno di smantellare uno degli ultimi pezzi: asili nido pubblici
Si vuol fare di Imperia “la città della Vita”, distribuendo DENARI PUBBLICI alle associazioni cattoliche anti-abortiste e privatizzando i nidi. Strano modo di fare gli interessi dei cittadini e delle cittadine e di promuovere LA VITA. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista si mobiliteranno contro questa ennesima e scellerata manovra, facendo sentire la sua voce”.