Da Imperia arriva un secco “No” alla concessione dell’immunità al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona nell’ambito del caso “Diciotti. L’imbarcazione della Marina Militare italiana – lo ricordiamo – era rimasta in porto a Catania con a bordo 188 migranti per cinque giorni, dal 20 al 25 agosto 2018, senza che i migranti potessero sbarcare sulla terra ferma per volontà del Governo italiano, in particolar modo su disposizione del Ministro dell’Interno.
Maria Nella Ponte (M5S) dice sì al processo contro il Ministro Salvini per il caso Diciotti
Ad esprimere il proprio voto, in qualche modo in dissenso con i vertici del Movimento è il capogruppo in consiglio comunale Maria Nella Ponte che con un post su Facebook ha annunciato di aver votato sulla piattaforma Rousseau.
Il quesito:
“Martedì 19 febbraio, la Giunta per le autorizzazioni sarà chiamata a decidere se il ritardo dello sbarco dei Migranti dalla nave Diciotti sia stato deciso “per la tutela dl un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo”. Questo è un caso senza precedenti perchè mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale (tangenti, truffa, appalti, etc)”.
Due le possibili risposte:
- Sì, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere.
- No, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l’autorizzazione a procedere.
“Esistono principi fondanti per i quali non dovrebbe neanche farsi una votazione, – commenta a ImperiaPost Maria Nella Ponte – come ogni grillino ligio al dovere quando la democrazia diretta chiama si vota, quindi ho votato e ho votato “no” affinché non sia concessa l’immunità al Ministro dell’Interno”.