Sono passati 5 anni dalla misteriosa scomparsa di Marisa Comessatti, all’epoca 61enne, originaria di Laigueglia.
Per ricordare la donna, nel giorno dell’anniversario della sua sparizione, la famiglia ha organizzato a Laigueglia un’iniziativa insieme a “Penelope Liguria”, associazione che sostiene famiglie e amici delle persone scomparse.
Scomparsa di Marisa Comessatti: la storia
La mattina del 21 febbraio 2014, la donna sarebbe dovuta andare dalla figlia per tenere i nipoti ma non arrivò mai a destinazione. L’auto di Marisa fu poi ritrovata in un parcheggio a San Bartolomeo al Mare. Il suo caso è stato trattato dal noto programma televisivo di Raitre “Chi l’ha Visto”.
Nonostante le numerose segnalazioni, rivelatesi poi infondate, le indagini non hanno mai portato a nulla di certo e la scomparsa rimane ancora un mistero, a distanza di 5 anni.
Scomparsa di Marisa Comessatti: il ricordo della figlia Lara
“Non abbiamo mai perso la speranza e ancora oggi siamo in cerca di una spiegazione. Ci piaceva però l’idea di ricordarla in un modo un po’ diverso dal solito – racconta la figlia Lara a ImperiaPost – avevamo ancora molti volantini di quando la cercavamo attivamente. Abbiamo così pensato di legarne alcuni ai palloncini, in modo simbolico.
È stata un’occasione per vedere alcuni amici – continua – un modo più gioioso per ricordarla. Sono passati 5 anni e da allora non abbiamo avuto più notizie, solo segnalazioni infondate. Ci piacerebbe avere una conclusione, mettere la parola “fine” a questa storia”.
Scomparsa di Marisa Comessatti: l’avvocato Eva Rocca, presidente di Penelope Liguria
“Ho seguito la storia come presidente di Penelope Liguria e anche personalmente sotto l’aspetto penalistico – spiega l’avvocato Eva Rocca – inizialmente la scomparsa è stata probabilmente sottovalutata, immaginando si trattasse di un allontanamento volontario.
Nel corso anni, ci sono state molte notizie uscite sui giornali di avvistamenti e segnalazioni, mai dimostrati dalle indagini, finchè la Procura ha chiesto l’archiviazione del caso. Avevamo chiesto l’opposizione in camera di consiglio, ma non è stato dato altro margine per ulteriori ricerche. Quindi, se non emergeranno nuove prove, questa scomparsa rimarrà nel limbo.
È una storia davvero strana – continua – Una persona che esce di casa per andare dai nipoti decide di fare un’altra strada, fermarsi a San Bartolomeo e poi svanisce.
Sono state ipotizzate moltissime piste, dal suicidio, che non sembra aver fondamento, a qualcuno che le possa aver fatto del male.
Da un paio d’anni circa, le ricerche si sono interrotte. Uno degli obiettivi della nostra associazione è mantenere il ricordo vivo perché non si dimentichi.
Un altro caso irrisolto di scomparsa nel nostro territorio è quello di Domenico Carenzo, sparito nel nulla dalle colline delle Cascine il 5 luglio 2015. Un altro caso anomalo rimasto senza spiegazioni”.