25 Dicembre 2024 18:31

25 Dicembre 2024 18:31

Imperia, caos porta a porta in consiglio: “Operai Teknoservice mandati al massacro. C’è chi ha lavorato per 24 ore di fila”/La discussione

In breve: Il caso porta a porta è approdato oggi, venerdì 22 febbraio, in consiglio comunale.

Il caso porta a porta è approdato oggi, venerdì 22 febbraio, in consiglio comunale. Maggioranza e opposizione si sono confrontate su uno degli argomenti più discussi del momento, con toni fermi, ma nobn troppo accesi.

L’opposizione, pur riconoscendo le normali difficoltà nell’avvio del porta a porta, ha puntato il dito in particolare sulle condizioni di lavoro degli operai Teknoservice, costretti a turni di lavoro massacranti per permettere lo svolgimento di un servizio che presenta comunque ancora gravi lacune. 

La lunga discussione si è conclusa con l’intervento del Sindaco Claudio Scajola che ha annunciato, nei primi giorni del porta a porta, un miglioramento nella percentuale di raccolta differenziata, passata dal 36 al 43,98%. 

Maria Nella Ponte (M5S)

“La raccolta differenziata è indispensabile. Questa raccolta porta a porta ha richiesto mesi di preparazione. E’ partita il 1° febbraio, ma con mille difficoltà. Mi ha stupito e terrorizzato che i dipendenti Teknoservice siano obbligati a prendere in carico 800 utenze cadauno. Nelle altre città si parla a non più di 300-400 utenze. Un metodo disumano. La città pullula di bidoni.

La città è in condizioni disastrose. Si incontrano piu bidoni che abitanti. Il servizio dovrebbe essere svolto con i mezzi necessari. Per il capitolato dovrebbero essere 51. In base ai report mensili Teknoservice impiega invece solo 32 unità. 

I dipendenti Teknoservice, che stanno dando il 300%, non sono messi nelle condizioni di lavorare. I mezzi sono inadeguati e inefficienti. Ci sono almeno 20 mezzi in meno e quindi almeno 20 uomini in meno. L’organizzazione del porta a porta è stata prevista con un calendario. Un calendario che prevede la raccolta della plastica una volta alla settimana. E i volumi di plastica prodotti sono aumentati di sette volte.

Le scelte compiute sono inadeguate per consentire il raggiungimento dello scopo della raccolta differenziata porta a porta per quel che concerne la percentuale di differenziata da raggiungere.

Oltre metà delle utenze non domestiche non hanno ricevuto carrellati. Nell’intento ecologico della differenziata dovrebbe esserci quello di ridurre i rifiuti. Teknoservice non ha acquistato bidoni e carrellati in plastica riciclata, è stata un’occasione persa. 

C’è una mancanza di comunicazione. I cittadini si trovano nell’incertezza. C’è una psicosi del rifiuto.

Non si può addossare le colpe a cittadini e amministratori condominiali. Le isole ecologiche sono sommerse dai rifiuti. Le chiavi per i bidoni sono solo di tre tipi, invece che di 20 tipi. La città è sporca. Gli operatori Teknoservice sono allo stremo. Condizioni che non credo siano consentite dal contratto nazionale di lavoro. 

Ho chiesto gli orari di lavoro, ma Teknoservice ha negato la mia richiesta. Un operatore Teknoservice ha svolto 24 ore di servizio di fila. Una situazione vergognosa. Occorre rimettere i lavoratori Teknoservice nelle condizioni di lavorare in condizioni degne e umane. 

C’è poi un problema di igiene. I mastelli sono esposti tutta la notte a intemperie, deiezioni canine, ratti. Inoltre gli operatori Teknoservice utilizzano guanti non igienici che contaminano i carrellati che poi vengono portati all’interno delle attività alimentari”. 

Guido Abbo (Imperia al Centro)

“Il tema dell’ambiente per Imperia al Centro è fondamentale. Noi siamo favorevolissimi al porta a porta, ma critichiamo le modalità di avviamento del servizio. È normale che nell’avvio del porta ci siano dei problemi. In realtà il porta a porta non è partito davvero, vedremo cosa succederà quando toglierete tutti i cassonetti.

C’è però una scelta strategica di fondo che riteniamo sbagliata, ovvero aver abbandonato il percorso della società in house. Il Comune avrebbe avuto il vantaggio di avere il controllo assoluto del processo, avrebbe avuto più flessibilità, avrebbe potuto modificare il servizio in ogni momento. Con il privato non si può. I tempi del bando si sono allungati a dismisura. Il 1° ottobre partirà il nuovo bando europeo, dicono. Vedremo.

L’avvio graduale va fatto con pazienza, spiegando le cose, con tanta comunicazione. Invece il piano di comunicazione è partito 15 giorni prima del porta a porta. Avete raggiunto poche centinaia di persone. Manca un assessore di riferimento. Una volta andato via Gianesini, il Sindaco ha tenuto lui la delega e ha creato una simpatica cooperativa di assessori.

Gagliano va agli incontri, ma non è il suo ruolo. Il vicesindaco ha risposto alle question time. Ci vuole un assessore che ci metta la faccia e lo faccia a tempo pieno. Bisogna prendersi anche le critiche. Avete chiuso le porte in faccia agli amministratori. Siete chiusi. Siete alla sbando sul servizio. Ci vuole più partecipazione e comunicazione.  Questa serie di scelte comporterà un aumento della Tari esponenziale”.

Alessandro Savioli (Per Imperia)

“Abbiamo chiesto di posticipare di un mese il porta a porta. Per collaborare, non per andare contro. Siamo favorevoli al porta a porta, ma non fatto in questa maniera. Non è stata data una corretta informazione ai cittadini. Non sono stati programmati i punti di prossimità di raccolta dei mastelli.

Bastava un mese o poco più per evitare disagi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Il porta a porta andava fatto gradualmente e non in questa maniera frettolosa. I lavoratori Teknoservice devono sopportare ore e ore di lavoro. Si è partiti con il porta porta con un’ordinanza a nostro avviso illegittima e di questo siamo convinti”.

Andrea Landolfi (Obiettivo Imperia)

“Il servizio porta a porta è un atto dovuto. Un cambiamento epocale che può far scattare l’insofferenza. Si sarebbe potuto fare meglio e diversamente, può darsi, ma si potranno apportare delle modifiche. Fa sorridere leggere che qualcuno voleva lo slittamento del porta a porta, forze politiche che in 5 anni non sono state in grado di elaborare un progetto di raccolta differenziata per raggiungere il 65%. Ciò che non si è fatto in sette anni si è fatto in sette mesi. Il Pd lo sa benissimo che il porta a porta necessitava di uno start up lungo. La barzelletta dei cestini gettacarte della vostra amministrazione dice tutto.

Consigliera Ponte, la spazzatura di Roma ha fatto il giro del mondo. Non accettiamo lezioni da lei. Se si ritiene capace si faccia eleggere, se ci riesce, e vediamo cosa saprà fare.

Un’ultima cosa. Speculare su un processo è solo sciacallaggio politico”.

Fabrizio Risso (Partito Democratico)

“Oggi signor Sindaco sarebbe facile criticare questo servizio. Noi riteniamo che in questo particolare momento sia troppo semplice criticare. Credo sia l’occasione per mettere in evidenza criticità riscontrate dai cittadini. Sappiamo quanto sia complesso il porta a porta. Non possiamo sottacere che alcune cose non hanno funzionato. Io sarei partito per zone”. 

Vincenzo Garibbo (Area Aperta)

“E’ innegabile che ci siano state delle difficoltà operative, ma è una svolta epocale. Penso che dobbiamo essere consapevoli che non si può raggiungere un grande risultato subito, questa è pura utopia”.

Luca Lanteri (Per Imperia)

“Ci sono tanti problemi non ancora risolti. Il cittadino è preoccupato perché non sa come deve comportarsi. Tenere in casa mastelli che magari oggi sono puliti, ma che fra qualche mese saranno sporchi, è un aspetto che lascia perplessi.

Con gli amministratori di condominio bisogna andare a discutere dei problemi. Ci sono molte zone in cui non si capisce ancora se Teknoservice passa o non passa.

Il rapporto con i dipendenti mi preoccupa. Perché mi sembra che questi lavoratori facciano piu ore dell’orologio. Non si può risolvere il problema mandando al massacro i lavoratori. Bisogna andare avanti e cercare di recuperare perché certe cose non sono state fatte. Ci voleva un porta a porta ragionato, con una società in house. Così si che si poteva gestire in progress.

Questo provvedimento, questa ordinanza che ha avviato il porta a porta, è illegittima. Un atto illegittimo che non rispetta le leggi. Di questo ne è responsabile il Sindaco”.

Gianfranco Gaggero (Forza Imperia)

“E una scelta che si doveva fare e avete fatto bene a fare. Sono le modalità che non convincono. L’avvio di questo porta a porta è come quando si taglia il nastro per un’opera pubblica che non è ancora finita. E’ vero che il porta a porta cambia la struttura mentale della gente, ma qui le conseguenze sono esponenziali.

Ci sono discariche in tutte le zone della città. Avete deciso in una notte di dare l’appalto alla Teknoservice. Tutto troppo in fretta. La ditta avrebbe dovuto strutturarsi in maniera differente. Non avete saputo capire i problemi che avrebbe avuto la gente.

Bisognava fare dei sopralluoghi con la ditta prima di far partire il porta a porta. Gli amministratori di condominio si sono trovati in un diluvio di proteste senza sapere cosa dire. Io mi auguro che riusciate a sistemare tutto.

Io però non vorrei che un giorno la Teknoservice collassasse. Quando le cose non si conoscono si rischia di fare pasticci. Questo sarebbe un disastro annunciato”.

La diretta del Consiglio Comunale

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